Operazioni nel mercato internazionale dei grani, Barranco: “Tutte regolari ed effettive”

 
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Gela. Tutte operazioni regolari e non fittizie, come invece hanno ritenuto gli inquirenti. L’imprenditore Massimo Barranco, che lo scorso anno è stato coinvolto nell’inchiesta sul crack di “Eurograni”, si è difeso, questa mattina, davanti al giudice Martina Scuderoni. E’ a giudizio per altri fatti, che non riguardano l’indagine di un anno fa. In base alle accuse, ci sarebbero state presunte anomalie e irregolarità in operazioni che proprio “Eurograni”, nel periodo tra 2012 e 2013, finalizzò con multinazionali del settore dei grani e del brokeraggio, tutte con sede in Svizzera. L’imprenditore, difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Antonio Gagliano, con un’ampia documentazione ha ripercorso l’attività di quel periodo, spiegando che i rapporti commerciali con le società, che avevano sede in terra elvetica, ci furono e consentirono di mettere nero su bianco tutti i documenti delle varie fasi. Barranco ha fatto riferimento al modus operandi di “Eurograni”, azienda che arrivò anche ad un fatturato da 200 milioni di euro, prima di andare verso una fase calante, che portò al fallimento. Venivano movimentate quantità consistenti di grano (“30 o 40 mila tonnellate”) che spesso erano rivendute anche a Stati del Maghreb, come l’Algeria e la Tunisia, “attraverso aste pubbliche alle quali partecipavamo”, ha spiegato. L’imprenditore ha fornito i riferimenti documentali e contrattuali delle grandi navi per il trasporto che l’azienda noleggiava per trasportare il grano e farlo arrivare a destinazione. Per gli investigatori, le anomalie riguarderebbero i rapporti con le multinazionali, con sede in Svizzera. L’imputato, rispondendo alle domande del pm Tiziana Di Pietro e dei legali di difesa, ha invece ribadito che tutte le operazioni commerciali, anche di acquisto da quelle aziende, furono regolari e tracciabili.

Il pubblico ministero ha richiamato l’attività di un’altra società, “Mediterranea”, che venne valutata dagli inquirenti nell’inchiesta che ha interessato l’imprenditore. Barranco, in aula, ha però spiegato che “Mediterranea” era un’entità societaria diversa da “Eurograni” e che inizialmente venne costituita per occuparsi solo del settore immobiliare. Per la difesa, le contestazioni avanzate dall’accusa verrebbero escluse proprio dai documenti portati in aula.

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