Padelle tossiche, controlli in diverse rivendite: Prodotti realizzati in Cina

 
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Gela. Padelle a basso costo ma realizzate con materiali altamente pericolosi. Da diversi giorni, infatti, gli operatori del servizio d’igiene pubblica dell’Asp hanno avviato controlli alla ricerca dei prodotti sospetti.

Alcune note giunte direttamente dagli uffici regionali mettono in guardia rispetto alla diffusione di padelle che, a contatto con il fuoco, subirebbero lo scioglimento del sottofondo, liberando sostanze tossiche.
Gli accertamenti avviati a Gela, e nell’intero circondario, hanno riguardato decine di punti vendita, soprattutto quelli specializzati nella distribuzione di casalinghi e prodotti d’uso comune. I tecnici inviati dall’Asp, però, hanno constatato l’avvenuta vendita di diverse padelle inserite nella lista nera.
Si tratta, in sostanza, di confezioni che contengono tre padelle: messe in commercio a prezzi molto bassi. Così, durante le visite effettuate all’interno delle attività commerciali, soprattutto del centro storico e del quartiere di Caposoprano, si è preso atto dell’avvenuta commercializzazione. Le padelle sarebbero state prodotte in fabbriche cinesi e, successivamente, messe in commercio attraverso l’intermediazione di grossisti italiani.
Le note inviate sulle scrivanie degli uffici Asp parlano chiaro: il rischio che le padelle, a contatto con il fuoco, liberino sostanze pericolose è decisamente elevato. I titolari dei punti vendita finiti al centro dei controlli hanno confermato di non conoscere il tipo di materiale utilizzato per la produzione dei prodotti. In ogni caso, gran parte degli stock segnalati sarebbe già stata messa in vendita. Nonostante ciò, l’allerta rimane elevata soprattutto davanti alle incognite legate agli eventuali effetti sulla salute degli acquirenti.
Le verifiche compiute a livello regionale hanno fatto scattare le segnalazioni. Le forniture avrebbero riguardato assai diffusamente il territorio locale e, così, non sono mancati i controlli nonostante la rapidità delle vendite effettuate dagli esercenti chiamati in causa.

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