Pagavano per polizze inesistenti, il gruppo Unipol finisce nel processo

 
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Gela. Adesso, in giudizio, dovranno intervenire anche i rappresentanti del gruppo d’assicurazioni Unipol. La decisione è stata comunicata dal giudice Manuela Matta nell’ambito del processo che si è aperto ai danni di due agenti del settore, Rosy Cocchiara e Marco Giarratano, difesi dagli avvocati Dionisio Nastasi e Giuseppe Iannello. Sono entrambi accusati di truffa.

Stando ai magistrati della procura, avrebbero rilasciato tagliandi assicurativi privi di qualsiasi valore nonostante il denaro versato dai loro ignari clienti. Quarantotto presunte vittime del raggiro hanno deciso di costituirsi parte civile per cercare di recuperare il denaro perso. Sono stati i legali dei loro ex clienti a chiedere che a rispondere dei fatti, come responsabili civili, siano anche i manager del gruppo Unipol per il quale gli imputati avrebbero svolto la loro attività.
L’inchiesta è partita da alcune denunce presentate da clienti rimasti a mani vuote. Le presunte vittime sono rappresentate in giudizio dagli avvocati Carmelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro, Giuseppe Cascino, Maria Elena Ventura, Ivan Bellanti, Concetta Di Stefano, Riccardo Balsamo, Rosario Giordano e Giovanna Cassarà. I primi testimoni verranno sentiti nel corso della prossima udienza fissata per il 9 dicembre.  

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