“Per la Solito Morselli non mi tiri in ballo”, Costa: “Nessuna responsabilità su ritardi”

 
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L'assessore Giovanni Costa

Gela. Adempimenti rispettati, almeno fino a quando è rimasto alla guida dell’assessorato ai lavori pubblici. L’ingegnere Giovanni Costa, rispetto all’attuale situazione della scuola “Solito”, esclude stop dovuti alla sua attività istituzionale. “Personalmente, non avrei voluto intervenire ma non posso consentire all’assessore Morselli di tirarmi in ballo”, dice. Parole che arrivano dopo che mercoledì si è tenuta un’audizione in commissione istruzione, proprio sul futuro più immediato della “Solito”. I genitori degli alunni e gli esercenti della zona stanno sollecitando una rapida conclusione delle procedure, per avviare i lavori di ripristino. L’assessore Morselli, a sua volta, ha spiegato di essere in linea con il cronoprogramma e non ha accettato le critiche del presidente della commissione urbanistica Vincenzo Casciana, che con il gruppo “Liberamente” ha voluto che Costa entrasse in giunta. “Ricordo all’assessore Morselli che quando mi sono insediato come assessore, eravamo a novembre 2021, e ho trovato un progetto di adeguamento sismico per la “Solito”, validato dal rup e dichiarato esecutivo, ma privo di qualsivoglia finanziamento. Inoltre, il progettista aveva dichiarato che nonostante fosse intervenuto un nuovo prezziario, riteneva i prezzi egualmente congrui. Detto questo la necessità di dare immediata risposta ci ha convinti, e mi ha convinto, a richiedere il mutuo coperto con fondi comunali per eseguire immediatamente l’opera.  Il mutuo è stato richiesto entro dicembre e ciò come unica possibilità per finanziare l’opera”, spiega Costa. L’ex assessore, inoltre, prende le distanze dai ritardi e anche dai recenti definanziamenti, per oltre sette milioni di euro, che hanno toccato i progetti per altre due scuole della città.

Costa richiama “i ritardi successivi per la Solito” e ancora “l’esecuzione dei lavori in tutte le scuole che erano state oggetto di appositi decreti di finanziamento” e inoltre “il rischio di perdere questi finanziamenti, cosa che si è puntualmente verificata”. L’ingegnere ammette che tutte queste ragioni “sono state tra i motivi che mi hanno indotto alle dimissioni”. Aspetti riportati nella lettera finale, che ha redatto al momento di lasciare la giunta del sindaco Lucio Greco.

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