Presunte pratiche irregolari, broker assicurativi e clienti vogliono risarcire Genertel

 
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Gela. Ci sono broker assicurativi e semplici clienti. Sono trenta gli imputati accusati di presunte irregolarità in decine di procedure per passaggi di proprietà e premi assicurativi. Dopo il rinvio a giudizio, che risale allo scorso marzo, i loro legali, prima dell’apertura del dibattimento, cercheranno di raggiungere un’intesa con la compagnia Genertel, già parte civile in udienza preliminare, con i legali Luca Vecchioni e Angelo Licata. Il gruppo assicurativo avrebbe subito danni dalle presunte pratiche irregolari. Verrà proposto un risarcimento economico, che possa coprire tutti gli episodi ricostruiti dai pm. La richiesta è stata formulata davanti al giudice Ersilia Guzzetta. Il magistrato ha concesso un lungo termine e la prossima udienza è stata fissata per luglio. Le parti potrebbero presentarsi con un accordo già definito, che inciderà sulla posizione processuale di tutti gli imputati. Un’inchiesta condotta dai militari della guardia di finanza e che ha riguardato diversi episodi ritenuti sospetti.

Oltre agli intestatari delle pratiche, sono stati rinviati a giudizio due operatori del settore. Giampaolo Sicurezza, nel periodo dell’indagine, risultava titolare di un’agenzia assicurativa di Enna. Il gelese Orazio D’Antoni invece ha già precisato di aver sempre operato nel rispetto della disciplina in materia, escludendo irregolarità nei passaggi di proprietà finiti al centro delle verifiche. Secondo l’operatore, sarebbero stati effettuati senza alcuna violazione. Gli imputati sono difesi dai legali Antonio Gagliano, Flavio Sinatra, Salvo Macrì, Davide Limoncello, Giovanna Cassarà, Francesco Enia, Angelo Cafà, Flora Domicoli, Rocco Guarnaccia, Marina La Boria, Marco Granvillano, Giuseppe Simonetti, Alfredo D’Aparo, Raffaela Nastasi, Filippo Di Mauro, Annarita Lorefice, Paola Carfì, Rosario Prudenti, Giovanni Giudice e Paolo Testa.

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