Progetto Agroverde, Idv all’attacco: “Perchè nessuno si è accorto del bluff?”

 
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Gela. Le perplessità sul progetto Agroverde sono state espresse da Italia dei Valori. In una lunga nota vengono mosse critiche sull’amministrazione comunale che “non solo ha dimostrato di non aver saputo vigilare ma, attraverso le proprie scelte concretizzatesi con atti amministrativi, ha reso possibile che interessi privati rechino nocumento all’intera collettività”.

 

“Come è possibile – dice Fabrizio Morello – che illustri dirigenti, eccelsi avvocati, fra tutti il primo cittadino, esimi economisti, a livello locale e regionale, non si siano chiesti ed informati su cosa ci fosse di concreto attorno al mega impianto fotovoltaico da 80Mw da realizzare su circa 2 milioni e trecento mila metri quadrati di terreno “Progetto Agro Verde?”.

Tanti gli interrogativi. Project financing che stava alla base dell’intera opera da realizzare? Chi è di fatti la fantomatica holding svizzera Radiomarelli? Quali altri progetti sono stati da questa finanziati e realizzati? Quali le referenze bancarie di tal soggetto? Ruolo del “Conto Energia”. Sulle disposizioni che lo riguardano, sui tempi di entrata in funzione degli impianti, alla quale tempistica si aggancia l’ammontare del contributo riconosciuto dal GSE. La data fatidica del completamento e dell’entrata in funzione degli impianti per usufruire del Quarto Conto energia era quella del 31 ottobre 2013. Oltre tale data la tariffa incentivante si riduce notevolmente. Agli incentivi del quarto conto energia è, molto probabilmente, legato l’intero progetto Agroverde. Il ridursi dell’incentivo statale avrà inevitabilmente fatto perdere la bancabilità finanziaria e, più in generale, gli interessi degli investitori che, vedendosi fortemente ridurre il contributo statale, perderanno i vantaggi economici che stanno alla base della finanziabilità dell’intera opera. Era pensabile che dalla posa della prima pietra, inizi giugno 2013, si sarebbero messi in esercizio 80 Mw di impianti entro il 31/10/2013? Perche allora illudere tanta gente, con una posa della prima pietra in “Pompa Magna”, alla presenza del Presidente della Regione Sicilia? A chi avrebbe giovato tutto ciò. Polizza Fideussoria. Qui assistiamo all’apoteosi, degna della migliore sceneggiatura italiana, una polizza fideiussoria propedeutica all’esproprio dei terreni e tesa a garantire i tanti che si sono visti privati del proprio bene, per un interesse pubblico supremo. Una polizza da più di 4 milioni di euro che una volta esiste, e un’altra volta scompare, per poi magicamente riapparire.

Cosa altro ancora deve succedere perche ci si renda conto dell’incapacità politica dell’attuale amministrazione comunale ed in particolare del primo cittadino?

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