Reflui non depurati sversati in mare, “avvertita” la raffineria: c’è una prima ordinanza

 
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Gela. Reflui urbani non depurati scaricati direttamente in mare.
I reflui non depurati. Così, arriva l’avviso del sindaco Domenico Messinese notificato ai manager di raffineria. Al centro degli approfondimenti, c’è il sistema di depurazione gestito dal gruppo Eni che, “in tempo di secca”, scaricherebbe in mare, “tramite i pozzetti di troppo pieno”, 1.800-1.900 m3/g di reflui non trattati. E’ stato il procuratore capo Lucia Lotti ad inviare una nota ufficiale a Palazzo di Città. Così, nelle scorse ore, il sindaco Domenico Messinese e i tecnici del settore ambiente hanno apposto le firma su un’ordinanza che fissa gli interventi da effettuare. Gli accertamenti tecnici sono stati condotti anche da un Ctu.

Gli adeguamenti da adottare. Un provvedimento rivolto proprio ai responsabili di raffineria. Interventi tecnici che dovrebbero permettere di evitare gli sversamenti in mare, facendo sì che il depuratore possa trattare circa 11.100 m3/g a fronte degli attuali 9.600m3/g. Una richiesta verrà inoltrata anche ai funzionari dell’assessorato regionale dell’energia con l’obiettivo di ottenere un ampliamento delle autorizzazioni che consentono di sversare in mare i reflui trattati e depurati.

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