W L’ESTATE, ma…attenti al sole!

 
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La pelle dei bambini, fino alla pubertà, è diversa da quella degli adulti.

E’ più sottile e quindi più vulnerabile alle scottature. Non è ricoperta da peli e manca la produzione di sebo che crea sull’epidermide un film protettivo importante. Scarsa e incompleta è la produzione di melanina che è un pigmento che conferisce all’epidermide un colore più o meno bruno.

Le scottature prese in età pediatrica aumentano il rischio di melanoma in età adulta.

La luce intensa può danneggiare gli occhi provocando arrossamenti e congiuntiviti.

Ma gli aspetti positivi del sole sono tanti. Uno dei più importanti è quello che aiuta i bambini nella fase di crescita, poiché permette di sintetizzare la vitamina D indispensabile per fissare il calcio nelle ossa e rafforzare la struttura scheletrica. Anche noi adulti abbiamo bisogno della vitamina D per le nostre ossa e stiamo meglio con una bella giornata di sole (anche se a volte ci lamentiamo poi per il caldo…). Andando a mare o in campagna, i bambini possono essere esposti al sole la mattina presto o nel tardo pomeriggio ed evitare le ore centrali della giornata perché sono le più calde e si rischia un “colpo di calore”. L’ombrellone non offre una protezione sicura, perché attraverso la trama larga del tessuto i raggi passano ugualmente. Occorre proteggere il cuoio capelluto con una cappellino, meglio se con visiera.

Per proteggere la pelle vi sono le creme solari con protezione alta, media e bassa. Ma cosa sono le creme solari e come agiscono? Le creme solari proteggono dai raggi ultravioletti UV  che sono di due tipi: le UVA danneggiano la pelle, la invecchiano e possono causare melanomi. Le UVB generano eritemi e scottature. Le creme solari proteggono parzialmente da questi raggi UV. Per individuare il fattore di protezione di una crema, occorre leggere l’etichetta: *protezione bassa se il SPF (Sun Protection Factor) è da 6 a 10- *protezione media se ha SPF da 15 a 25- *protezione alta con SPF da 30 a 50- *molto alta se oltre 50. Prima dei 6-8 mesi è bene evitare l’esposizione al sole del bambino. Fino ai 24-36 mesi i bambini vanno esposti al sole solo per brevi periodi al mattino o nel tardo pomeriggio e va messa la crema nelle zone scoperte. Fino ai 6 anni, è consigliabile usare una protezione altissima (equivalente a 50+) per tutto il periodo di vacanza; dopo i 6-7 anni, man mano che la pelle si abbronza, si può passare ad una protezione alta (30) e poi intermedia (15-25). La crema va messa ogni 2 ore circa, perché col trascorrere del tempo diminuisce l’efficacia protettiva. E questa regola vale anche se non si fa il bagno e anche se si usa una crema water-resistant, cioè resistente all’acqua. Va spalmata sulla pelle asciutta e non sudata. La crema solare non impedisce l’abbronzatura, ma aiuta ad avere un’abbronzatura più lenta e progressiva, e anche più duratura, poiché impedisce eritemi e scottature che fanno desquamare la pelle.

Il sole è un alleato prezioso per la nostra salute, ma le esposizioni devono essere fatte con alcune precauzioni. E ricordiamoci che il sole ci dà un senso di benessere e che “Ci sono sempre mille soli al di là delle nuvole” ( Proverbio indiano – dal libro “Mille soli” di Dominique Lapierre)

Dottor Antonino Bianca Pediatra
http://www.studiomedicobianca.it

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