Rimasti senza occupazione per il taglio dei servizi aggiuntivi, ex Tekra: “Città sporca c’è bisogno del nostro lavoro”

 
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Il canale invaso da sterpaglie e rifiuti

Gela. Per mesi, insieme ad altri ex colleghi di lavoro, ha cercato di riavere il posto perso dopo i licenziamenti. Sono almeno quindici gli operai della raccolta rifiuti rimasti senza occupazione a seguito dei tagli. Ora, tornano a farsi sentire, attraverso uno di loro. “Parlo a nome di quindici famiglie lasciate sul lastrico e senza lavoro – dice –  solo perchè la vecchia amministrazione comunale non poteva sopperire ai costi aggiuntivi. A nostro avviso la città è molto più sporca quindi il bisogno di queste quindici unità c’è ancora”. L’ex operatore si riferisce all’attuale situazione di degrado nel quale versano diverse aree della città, a causa dei mancati interventi di pulizia.

Si rivolge al nuovo sindaco, l’avvocato Lucio Greco, che ha proprio promesso un intervento immediato di pulizia straordinaria nei quartieri. “Volevo fare un appello al nuovo sindaco che in piazza ai suoi concittadini ha gridato niente favoritismi ma fate presente i problemi della città – conclude – credo che la mancanza di servizi riguardi tutta la città. A niente è servito manifestare in municipio qualche tempo fa. Speriamo di cuore che il caso Tekra e di quindici famiglie venga preso in esame dal nuovo sindaco”.

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