Riparte compostaggio, Impianti non conferirà: “Servono verifiche”

 
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Il sito Ato di Brucazzi

Gela. Lunedì riparte il sistema di compostaggio di Brucazzi, riattivato dopo un lungo periodo di sequestro. L’impianto è nella gestione di Ato Cl2 in liquidazione. I conferimenti dei Comuni del territorio, però, non arriveranno al momento nel sistema. “Sulla riapertura dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, va fatta una precisazione che esula da quelle legate alla liquidazione dell’Ato Cl2, argomento nel quale Impianti resta estranea. Le numerose note inviate all’Ato e all’assessorato all’energia nella veste di ente vigilante, sulla legittima richiesta di informazioni sullo stato dell’arte dell’impianto, oltre che sul regime autorizzativo, condizione indispensabile per chi tratta ma anche per chi conferisce, per evitare reati penali, ad oggi non hanno avuto alcun riscontro, per cui i sindaci tutti non hanno contrattualizzato con l’impianto di Brucazzi – dice il manager di Impianti Giovanna Picone – la frazione organica raccolta continuerà ad essere conferita presso altre piattaforme, con aggravio di costi di trasporto e di conferimento. Sarebbe quindi auspicabile che prima possibile si possa acquisire tutta la documentazione necessaria ad attestare la legittimità sia del titolo abilitativo dell’impianto oltre che della gestione da parte di un soggetto terzo al quale Ato ha demandato la conduzione della gestione”.

Servono approfondimenti sull’impianto. Si attende inoltre il pronunciamento della giustizia amministrativa.  “Comporterebbe per i Comuni soci un notevole risparmio economico sulla tariffa di conferimento che anche se non dichiarata, sembrerebbe essere di 85 euro per tonnellata a fronte delle attuali 125 su altre piattaforme. Ma anche la Impianti, laddove dovesse potere conferire, ne avrebbe un ritorno economico in quanto i costi di trasporto dai Comuni all’impianto sono a carico della stessa. L’unico problema che si pone adesso, in attesa di acquisire la documentazione da parte di Ato che verrà comunque sottoposta a verifica dal dipartimento acqua e rifiuti, sono le quantità disponibili a fronte della domanda del bacino. Infatti la capacità di trattamento dell’impianto di Brucazzi sembrerebbe, sempre da notizie riferite e non acquisite, essere di 25 tonnellate al giorno, mentre per il bacino della Srr4, l’organico prodotto è di circa 70 tonnellate al giorno. Anche su questo fronte andrebbero poi fatte delle valutazioni economiche legate ai trasporti, ma ci riserviamo di rimandare ogni valutazione in fase di contratto. Il credito che oggi vanta Impianti è di poco più di 600 mila euro, già in parte oggetto di procedure esecutive e sarebbe anche utilizzabile per compensare i costi di conferimento. Quindi una riapertura dell’impianto di compostaggio a Brucazzi è per la Srr e per la Impianti un’opportunità in linea con una pianificazione per una economia circolare che per la in house è un obiettivo comune alla Srr”, conclude Picone.

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