Giustizia riparativa, la testimonianza di Agnese Moro al teatro Eschilo

 
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Gela. “Il percorso di giustizia riparativa è difficile ma non impossibile”. A darne testimonianza al teatro Eschilo di Gela è stata Agnese Moro che ha parlato dei suoi improbabili e difficili amici che il 9 maggio 1978 uccisero il padre.

Un convegno formativo di elevata importanza voluto fortemente dalla Camera Penale “Eschilo di Gela e dall’ordine degli avvocati in cui sono stati esaminati i profili normativi e i problematici percorsi esperienzali per “riparare l’irreparabile”,La giustizia riparativa punta ad istaurare un contatto diretto tra offeso e offensore, il quale permetta le primo di esprimere i propri sentimenti ed emozioni in relazione alla lesione subita, e al secondo di responsabilizzarsi.

“È una sfida che va vista positivamente perchè si punta alla rieducazione di chi ha commesso il reato,-ha dichiarato il presidente della camera penale “Eschilo” di Gela Rocco Guarnaccia- questo percorso con la giustizia riparativa avviene prima, perchè si affinaca al percorso di detenzione che iol condannato sta già svolgendo”

Ad occupare le poltrone del teatro comunal anche tanti studenti delle scuole superiori gelesi.

” Il nostro compito è quello di spiegare alle nuove generazioni che dopo la punizione serve una prospettiva più ampia- ha aggiunto Angelo Licata segretario ordine avvocati di Gela- Il delitto compiuto è la risposta ad un disagio che va individuato e colmato per restrituire alla società solo il lato migliore dei colpevoli.”

Il giudice Fabrizio Giannola ha guidato i partecipanti in un dibattito in cui si è decretato l’importanza del lato umano sia della vittima che di chi ha commesso il reato.

La realizzazione dell’evento è stata supportata dal Rotary Club locale.

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