Saldi estivi, pochi acquisti

 
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Gela. Gli sconti iniziati lo scorso 6 luglio e previsti fino a metà settembre non hanno suscitato l’entusiasmo che determinavano in passato, perlomeno prima della pandemia.

E’ ciò che emerge dalle parole dei commercianti di abbigliamento e calzature, i due settori in cui si concentrano le vendite scontate. A preoccupare, in questo periodo, sono i rincari che, partendo dalle aziende produttrici, sono destinati a riversarsi sui prezzi al consumatore finale.

Senza dubbio la pandemia ha dato una maggiore spinta ai siti di e-commerce, con quelli dedicati al mondo dell’abbigliamento che hanno avuto un’impennata pazzesca e un grandissimo successo. L’idea di fare acquisti online non si è di certo arrestata con il ritorno alla “normalità”, insomma i consumatori hanno continuato a preferire lo shopping online piuttosto che recarsi nei negozi fisicamente.

Nemmeno i saldi estivi sono serviti per avvicinare maggiormente le persone ai vari store del proprio paese, anche perché in molti hanno comunque notato prezzi non effettivamente di grande risparmio. L’aumento che ha colpito i vari settori del commercio, inevitabilmente si è riversato anche nel campo dell’abbigliamento, con sconti che per molti sono sembrati piuttosto mascherati. Con lo shopping online si ha modo di poter confrontare con un semplice click i prezzi e capire effettivamente quale sia il più conveniente.

I numeri sulle vendite, ad un mese dall’inizio dei saldi estivi, confermano quello che si vede per le strade: negozi semivuoti, pochi curiosi e nessuna coda davanti alle saracinesche.

Anche al mercato settimanale i prezzi lievitano e cittadini notano che risparmio e convenienza non sono più quelli di una volta.

Alcuni negozi ‘rinforzano’ gli sconti man mano che ci si avvicina alla fine dei saldi per spingere la clientela a fare acquisti e quindi liberare gli scaffali in vista dell’assortimento invernale. Non sempre però conviene aspettare proprio gli ultimi giorni per fare compere: spesso le taglie che interessano, o i capi che erano stati adocchiati  non saranno più disponibili.

In ogni caso, per evitare truffe, è bene seguire poche semplici regole: controllare bene il prezzo di partenza e verificare prima se sarà possibile effettuare i cambi. I negozianti inoltre sono tenuti a esporre il cartellino che indica il vecchio prezzo, la percentuale dello sconto e il prezzo finale: se mancano queste informazioni prestate attenzione a cosa state comprando. In ogni caso, farsi prima una lista di cosa ci serve davvero è sempre un ottimo sistema per non lasciarci trascinare dall’entusiasmo dello shopping compulsivo.

Quest’anno il calendario dei saldi ha scelto un’unica data di inizio, il 6 luglio 2023, adottata in quasi tutta Italia con poche eccezioni. La data di fine invece è molto mobile e varia tra agosto e settembre. Nella nostra regione la data per la fine dei saldi è fissata al 15 settembre.

Il presidente della Fipe Confcommercio Armando Grimaldi afferma che una delle concause del calo delle vendite sia da attribuirsi all’amministrazione che non ha fatto nulla per incentivare gli acquisti creando eventi come le “notti bianche “ che potessero attirare la clientela.

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