Qualità interventi, comitato scientifico boccia ospedale e clinica S. Barbara

 
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Gela. “Dove e come mi curo”, il nuovo portale realizzato da un comitato scientifico per aiutare gli italiani a trovare le migliori strutture sanitarie, boccia le strutture del territorio.

Secondo il sito che definisce tre diversi parametri di qualità delle strutture ospedaliere, l’Asp nissena esce con le ossa rotte senza per questo salvare la casa di cura Santa Barbara che condivide primati negativi con il presidio ospedaliero Vittorio Emanuele.

L’ospedale di via Palazzi conquista numerosi cartellini rossi, che vanno dalla cura della bronchite, con valore dell’indicatore peggiore al valore di riferimento nazionale, ai tempi di attesa inappropriati per la frattura del femore, dove spunta invece un indicatore positivo sull’efficacia dell’intervento a un mese dal ricovero.

Semaforo rosso per ictus, sia per la mortalità che per le riammissioni ospedaliere, infarti, patologie del ginocchio dove è sconsigliato ricorrere sia all’ospedale Vittorio Emanuele che presso la clinica Santa Barbara.

Nella lunga lista delle unità operative sconsigliate, sono finite tante altre patologie, come: cura dei tumori del retto, ma anche del sangue e dei linfonodi, dell’apparato riproduttivo femminile (clinica Santa Barbara e ospedale), mentre per quanto riguarda l’insufficienza cardiaca, la colecisti, i tumori alla mammella e dello stomaco e la sala parto, i parametri rientrano, a detta del portale, nella media nazionale.

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