Siciliacque punta su una centrale idroelettrica: Partono espropri terreni

 
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Gela. Una centrale idroelettrica nelle campagne al confine con il territorio di Butera. I manager della società Siciliacque hanno attivato tutte le necessarie procedure per l’avvio dell’iter che dovrebbe condurre all’apertura dei cantieri della struttura denominata Blufi 1.

In base alla documentazione ufficiale depositata dai dirigenti del gruppo, sono state presentate sia la richiesta d’autorizzazione unica che quella di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale.
Allo stato attuale sono circa centocinquanta i proprietari di terreni che verranno espropriati per assicurare l’avvio dei lavori. L’esigenza più immediata del gruppo è quella di produrre energia elettrica sfruttando le fonti idriche. In questo modo, la produzione dovrebbe essere incanalata nella rete locale.
Stando alle indicazioni tecniche fornite dagli operatori del gruppo, la nuova centrale idroelettrica disporrà di una potenza nominale di almeno 942 kilowatt e di una potenza elettrica del generatore di almeno 1.250 kilovolt. Le aree da espropriare sono state rese note insieme ai nominativi dei titolari che dovranno rinunciare ai terreni.
I lavori per la costruzione della centrale idroelettrica Blufi 1 sono stati catalogati sotto la voce pubblica utilità: così, l’iter dovrebbe essere più veloce rispetto ai tempi ordinari, soprattutto su di un piano amministrativo. Il gruppo Siciliacque, in questo modo, mira ad entrare nel mercato della produzione di energia elettrica da immettere in rete e utilizzare per le esigenze di produzione.
Non è ancora chiaro, comunque, l’impatto che l’opera avrà sulle aree circostanti. Sono ancora aperti i termini per la presentazione di eventuali osservazioni.
Adesso, saranno i tecnici del settore Vas-Via dell’assessorato regionale territorio e ambiente ad emettere un parere che, a questo punto, potrebbe essere decisivo per le sorti del progetto.

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