Spari tra famiglie rivali a Settefarine, indagini sui minori coinvolti: si apre l’udienza preliminare

 
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Gela. Devono rispondere di tentato omicidio e del posesso di armi e lo faranno, a fine aprile, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale. Il confronto con le armi. In quattro, finirono al centro di un’indagine scattata nell’agosto di due anni fa, quando, nell’arco di poche ore, il quartiere di Settefarine divenne teatro del confronto armato tra due nuclei familiari. Prima, gli spari nei pressi del “Parco della Legalità” e, poi, quelli in via Giusti, una strada interna al quartiere. Così, davanti al gup dovranno presentarsi i fratelli Massimiliano e Stefano Trubia, difesi dall’avvocato Nicoletta Cauchi, oltre a Rocco Cinardi e Francesco Carfì, difesi a loro volta dai legali Giuseppe Simonetti e Samantha Rinaldo. Al centro del confronto armato, con tanto di spari esplosi sia nei pressi del parco che in direzione di uno stabile proprio di via Giusti, ci sarebbero stati contrasti tra i due fratelli Trubia e Francesco Carfì, tre giovanissimi che scelsero, alla fine, di sfidarsi con pistole e fucili.

I minori coinvolti. Intanto, però, gli inquirenti hanno chiuso un filone d’indagine parallelo che riguarda almeno uno dei minorenni coinvolti. Nella ricostruzione condotta dagli agenti di polizia del commissariato e dai magistrati della procura, emerse infatti il ruolo di alcuni minori che avrebbero spalleggiato i parenti. L’udienza preliminare, in questo caso davanti al gup del tribunale minorile di Caltanissetta, si aprirà la prossima settimana. 

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