Stop alla consulta ambientale: le associazioni, “La vogliono affondare”

 
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Gela.
Consulta ambientale? No, grazie, almeno per adesso. Un gruppo di aderenti ad associazioni del territorio l’aveva proposta già qualche mese fa, riprendendo un vecchio regolamento preparato tra gli uffici di Palazzo di Città. L’atto, arrivato tra i banchi del consiglio comunale, è stato temporaneamente bloccato. Dubbi, infatti, sono stati sollevati dal consigliere Piero Lo Nigro.

“Questo provvedimento – ha spiegato – deve essere adattato alle modifiche normative intanto intervenute. Soprattutto, affinché la consulta possa agire, è necessaria la presenza di tecnici iscritti negli albi professionali”.
Un dietrofront che non ha di certo fatti felici gli esponenti di associazioni come Lipu, Legambiente e Terranostra che avevano ripreso i contatti con l’amministrazione comunale per far nascere, dopo anni di oblio, l’organismo. Adesso, temono che lo stop provvisorio possa rivelarsi definitivo.
“Abbiamo capito – hanno detto in aula consiliare – che si vuol mettere una pietra tombale sulla consulta. Gli ordini professionali hanno un’evidente influenza su tutto questo”.
Alcuni consiglieri comunali, però, compresi lo stesso Piero Lo Nigro, Enrico Vella e Terenziano Di Stefano, si sono impegnati, in tempi stretti, a far nuovamente arrivare l’atto in aula. Adesso, dopo il ritiro confermato dall’amministrazione, il provvedimento dovrebbe essere esaminato dalla commissione affari generali.
La consulta, almeno nelle intenzioni, dovrebbe garantire ai cittadini l’accesso ad informazioni essenziali sul fronte della salvaguardia ambientale locale, evitando qualsiasi barriera istituzionale. L’organismo dovrebbe agire a supporto di quelli già previsti nella struttura organizzativa comunale.

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