Tagli Pnrrr, Bufalino: “Sul territorio cancellati sessantadue milioni, a Gela quasi sette”

 
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Il segretario provinciale del Pd Renzo Bufalino e il presidente Massimo Arena

Caltanissetta. Il governo nazionale, con la revisione dei fondi Pnrr, colpisce soprattutto i Comuni e i territori come quello locale. La segreteria provinciale del Pd, retta da Renzo Bufalino, sottolinea che nell’area della provincia di Caltanissetta i tagli in totale ammontano a 62 milioni di euro. “Di questi, 30 milioni sono relativi a progetti di rigenerazione urbana. Vengono poi meno 18 milioni per progetti relativi a valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni. Poi, 3 milioni meno per i progetti di valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Inoltre, 10 milioni sottratti a progetti per il potenziamento dei servizi e le infrastrutture sociali di comunità. In totale, su 134,39 milioni di euro attratti nel territorio della provincia di Caltanissetta, vengono meno 61,97 milioni di euro, ovvero il 46 percento dei finanziamenti. Risalta la città di Caltanissetta che su un totale di 32,83 milioni di euro se ne vede definanziati 24,71 ovvero il 75 percento. Poi ancora, Niscemi che su un totale di 8,96 milioni di euro di decreti di finanziamento ne vede definanziati 7,79 ovvero l’87 percento. Riesi su un totale di 6,7 milioni destinati al territorio, ne vede definanziati 5,85, ovvero l’87 percento. A Gela, cancellati dalla revisione operata dal governo 6,52 milioni di euro, di cui 5,4 per progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale. Preoccupazione si solleva anche per il rischio prossimo di definanziamento del target sulle Case di Comunità, sugli Ospedali di Comunità e sulle centrali operative di telemedicina, che potrebbe impattare sul territorio. Ancora, la riduzione degli obiettivi, in una misura che nei documenti nazionali non viene specificata, da raggiungere per la riqualificazione di edifici scolastici, per le fognature e gli impianti di depurazione. Quello che più di tutti preoccupa è il silenzio del governo Schifani che vorrebbe scaricare sui Comuni l’onere di difendere i progetti, accettando la promessa del governo Meloni di rifinanziarli sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione. Risorse che devono invece servire a finanziare nuova progettualità del territorio.Le parole del governo regionale sul fatto che i progetti saranno rifinanziati attraverso i fondi di sviluppo e coesione sono irricevibili”, spiega Bufalino.

“La dotazione Fsc per la Sicilia non è un regalo di Roma nè una conquista di Palazzo d’Orleans: sono risorse nazionali che servono a finanziare nuovi investimenti necessari per lo sviluppo del territorio: usarle per rifinanziare interventi eliminati dal Pnrr vuol dire ammettere di tagliare la Sicilia ed i nostri territori fuori dal Pnrr. Per questo staremo molto vigili sugli accordi bilaterali tra governo e Regione Siciliana sulla riprogrammazione del Fsc affinché non sia fatto maldestramente il gioco delle 3 carte per rifinanziare al territorio quello che è stato tolto utilizzando risorse che sono già del territorio e insieme a tutti gli amministratori difenderemo le ragioni della nostra area”, conclude Bufalino. I dati dei tagli ai fondi del Pnrr erano già stati accertati in un report diffuso dalla Cgil.

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