Timpazzo, Picone-Balbo: “Ampliamento vasca necessario, tariffe azzerate per Comuni Srr”

 
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L'ingegnere Picone e il presidente Srr Balbo

Gela. Vogliono tenersi lontani da “processi inutili” e dalla scia di polemiche, che continua a contornare le sorti del sito di conferimento di Timpazzo. L’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone e il presidente della Srr4 Filippo Balbo hanno condiviso una strategia che dovrebbe far pesare in maniera meno consistente l’emergenza rifiuti sui Comuni della Srr. Balbo e il cda della Srr4 hanno chiesto all’ingegnere Picone di procedere con un abbattimento dei costi di conferimento per i Comuni dell’ambito, con in testa Gela. Costi azzerati, a partire dall’1 ottobre e fino a quando l’emergenza, con i conferimenti ulteriori che arrivano da Lentini, non sarà conclusa. In base ai provvedimenti della Regione, Timpazzo si trova a gestire conferimenti aggiuntivi per circa 3.400 tonnellate a settimana. La polemica è stata furiosa. Il sindaco Lucio Greco ha chiesto le dimissioni di Balbo e Picone, ma i vertici di “Impianti Srr” e Srr4 vanno avanti. L’ingegnere Picone ha detto sì alla richiesta della Srr4. I Comuni dell’ambito non pagheranno per conferire nella piattaforma, a differenza dei carichi che arrivano da Lentini. Per ottenere il beneficio, come spiega l’amministratore della “Impianti”, “i Comuni dovranno essere in regola con i pagamenti delle fatture arretrate mentre quelli che sono ancora debitori dovranno presentare entro il 30 settembre un piano di rientro da rispettare rigorosamente, pena l’annullamento del beneficio”. Le tariffe per i Comuni erano già state ridotte, con precedenti provvedimenti e ben prima dell’emergenza. L’amministratore della società che gestisce Timpazzo e il presidente della Srr4, che nell’ultimo periodo differenze di vedute ne hanno avute, sono invece concordi nel sostenere che la Regione non vuole in alcun modo “punire” il territorio locale. “Quello che sta accadendo a Timpazzo non è una scelta politica regionale per penalizzare un territorio e salvaguardarne altri, ma una necessità seppur non condivisibile, per scongiurare un disastro igienico-sanitario. Bisogna però fare di necessità virtù massimizzando la resa, per l’impegno e la disponibilità mostrata – dicono – ed è per questo che l’ampliamento della vasca E risulta indispensabile per proteggere la vita utile della piattaforma e garantire il futuro occupazionale di tutte le famiglie degli operatori che ci lavorano, oltre che le tariffe di conferimento per i Comuni soci. In quest’ottica, l’emergenza rifiuti nell’isola non dovrebbe comunque pesare sulle tasche dei cittadini, unici soggetti non responsabili della mancanza di pianificazione impiantistica regionale e nel caso di Timpazzo, per i Comuni dell’ambito territoriale della zona sud della provincia, anzi se ne dovrebbe alleggerire il peso sgravandoli fino all’annullamento dei costi per i conferimenti dei rifiuti”. L’azzeramento dei costi di conferimento, per il periodo emergenziale, sembra quasi la mano tesa di Srr e “Impianti” verso i Comuni, anche per allentare l’intensità delle polemiche, in attesa che i sindaci vengano convocati a Palermo, come deliberato dall’assemblea della Srr4.

“Questo percorso, che abbatterà i costi per i Comuni soci e di conseguenza alleggerirà le tasse per i cittadini, pur non rappresentando la risoluzione della problematica dell’emergenza, che i sindaci andranno a discutere col governo regionale per capire quale programma e pianificazione ha nei confronti del territorio e per difenderlo dalle criticità e dalle preoccupazioni sollevate da tutte le istituzioni interessate – aggiungono – è sinonimo della sensibilità e dell’attenzione che la governance della Srr e della “Impianti” hanno nei confronti di chi è chiamato ad espletare il difficile compito di amministrare i territori e le comunità, avendo sempre a cuore l’interesse dei cittadini, a volte costretti a subire scelte imposte. Auspichiamo quindi che l’annullamento dei costi di conferimento si traduca in un reale abbattimento della Tari”. I vertici della Srr, inoltre, si dicono pronti a portare in Regione “tutti i suggerimenti” che arriveranno dai Comuni, dai consiglio comunali, dai comitati e dai cittadini. Balbo e Picone sono certi che l’emergenza non si risolverà scaricando gran parte del peso dei conferimenti regionali su Timpazzo. La Regione ha dimostrato vuoti evidenti sul piano della programmazione e Timpazzo è tra le poche piattaforme efficienti, in attesa di certezze sull’ampliamento, a questo punto praticamente decisivo.

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