Traffico di droga nell’inchiesta “Cruis”, asse con Palermo e Catania: verso conclusioni pm

 
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Immagini di repertorio

Gela. Le richieste dei pm della Dda di Caltanissetta saranno formalizzate ad inizio gennaio mentre nel corso della prossima udienza diversi imputati potrebbero rilasciare dichiarazione spontanee, rispetto alle contestazioni che gli vengono mosse. Va verso la conclusione il dibattimento scaturito dall’inchiesta “Cruis”. Venne individuato un presunto traffico di droga, con interscambi che toccavano la città e le piazze di spaccio catanesi, palermitane e della provincia ragusana.

Sono a processo Crocifisso Di Gennaro, Nicola Liardo, Francesco Barbagallo, Vincenzo Cannizzo, Manuel Ieva, Vincenzo Ieva, Monia Greco, Fail Menkai, Giovanni Barbieri, Salvatore Santagati, Antonino Santonocito, Almarin Tushja, Vincenzo Vella, Valentina Bellanti e Rosario Marchese (gli ultimi due rispondono solo dell’intestazione fittizia di un bar a Caposoprano). Nel corso dell’inchiesta “Cruis”, venne individuato l’omonimo locale, spesso usato come centro per piazzare la droga ai clienti. Il giro economico sarebbe stato ingente. Le difese, anche in fase di indagine, sostennero l’assenza di elementi precisi per collegare gli imputati allo spaccio di droga. I legali escludono che siano stati ricostruiti veri e propri passaggi di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti concentrarono inizialmente l’attenzione su Di Gennaro e Liardo. Le prime attività investigative risalgono ad oltre dieci anni fa, poi sfociate nel blitz. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Davide Limoncello, Giovanna Cassara’, Giovanna Zappulla, Desiree Iaglietti e Walter Tesauro.

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