Trasporto disabili, Gnoffo: “Fallimento giunta, Greco e assessori farebbero bene a dimettersi”

 
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La forzista Nadia Gnoffo

Gela. “Per quello che sta accadendo con il servizio di trasporto disabili, il sindaco e la sua giunta farebbero bene a dimettersi. Dimostrano che la loro gestione è fallimentare”. E’ assai dura la disamina dell’ex assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo, che si dice “amareggiata” davanti a tanti assistiti che rischiano di non poter avere le terapie necessarie e al destino occupazionale in bilico dei lavoratori dell’Aias di Borgo Manfria. “Si sta nuovamente strumentalizzando una vicenda che danneggia solo soggetti deboli – spiega – non capisco perché non si applica quello che è previsto nel regolamento che siamo riusciti a far approvare. Cosa c’è dietro al servizio di trasporto? Il sindaco Greco e la sua giunta lo dicano”. Sono tanti i sospetti, anche non così velati, che vengono lanciati dall’esponente forzista che sul regolamento ha posto tutte le sue attenzioni, prima di lasciare l’assessorato, seguendo il partito che sul finire dello scorso anno ha rotto il patto politico con l’avvocato Greco. “Probabilmente – dice inoltre – non hanno compreso o fingono di non comprendere, per oscure ragioni, che la procedura dell’accreditamento è ad evidenza pubblica alla stregua di una gara. Una procedura già adottata per l’espletamento di diversi servizi come l’educativa domiciliare e quello Asacom, senza che siano mai state sollevate questioni sulle modalità di attribuzione”. L’ex assessore insiste sul fatto che “tutte le modalità previste sono pari ordinate”.

Teme inoltre che sul servizio di trasporto disabili possano concentrarsi volontà politiche. Pare infatti che ci sia un recente provvedimento dirigenziale, in materia anche di accreditamento, che però avrebbe fatto registrare un passo indietro della stessa amministrazione. “Sono vicina alle tante famiglie dei disabili – continua – che ancora oggi mi contattano perché non riescono a trovare spiegazioni a ciò che sta accadendo. Ci vorrebbero scelte politiche mirate ai soli bisogni di tanti soggetti deboli. Tutto questo non sta accadendo. I disabili e le loro famiglie meritano una politica seria e che sia soprattutto chiara”.

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