Troppe bare nella camera mortuaria, il Comune voleva utilizzare l’ex chiesa San Biagio

 
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Gela. I controlli dei carabinieri del Nas si sono concentrati sulla camera mortuaria per ore. L’aspetto centrale rimane il piano anti covid proprio perché la presenza di tante bare rischia di creare assembramenti. Cosa che sin qui non è accaduta ma che crea ugualmente apprensione.

Da un approfondimento invece risulta escluso un monitoraggio dei cantieri dei nuovi loculi prefabbricati, un lotto dei quali di recente è stato affidato alla Ghelas per la realizzazione. Sono state fornite solo informazioni su come il Comune stia cercando di risolvere il problema ma non sono stati fatti sopralluoghi.

L’amministrazione intendeva ovviare anche utilizzando i locali dell’ex chiesetta San Biagio come locali temporanei per custodire i defunti in attesa di destinazione definitiva ma le autorizzazioni non sono arrivate. L’amministrazione comunale sta tentando di tamponare l’emergenza loculi con strutture prefabbricate, in attesa del nuovo piano per la realizzazione di altri spazi di sepoltura.

Oltre ai carabinieri al cimitero Farello si sono visti anche i poliziotti ma questa volta pare per una segnalazione di furti di materiale e arredi in alcune confraternite e monumentini.

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