Tuccio: “Il nostro impianto di gassificazione non è un inceneritore”

 
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La tecnologia predisposta da "Energika" era basata sul processo "two"

Gela. “Il nostro impianto di gassificazione non è un inceneritore, anche noi siamo contrari alla realizzazione di impianti che si basano ancora su una tecnologia obsoleta e certamente con un impatto ambientale drammatico”. L’ingegner Angelo Tuccio, presidente della società Energika, prova a rassicurare cittadini e ambientalisti sul progetto “TWO”, una nuova tecnologia efficiente e rispettosa dell’ambiente che una volta ottenute le ultime autorizzazioni dalla Regione, potrà essere realizzato nell’area Irsap.

Ingegnere Tuccio perché bisogna stare tranquilli?

“L’impianto di gassificazione è quanto di più moderno ed avanzato la scienza possa offrire, perché ha un impatto ambientale assolutamente irrilevante abbattendo di oltre il 90% tutti i parametri ammessi dalla Legge sulle emissioni in atmosfera, insomma un vero gioiello”.

Cittadini e ambientalisti restano scettici

“Anche noi condividiamo le battaglie in difesa dell’ambiente e della salute in un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo proprio per tale ragione abbiamo pensato e previsto una tecnologia ecocompatibile. È ferma intenzione della società incontrare tutti i gruppi politici e i relativi rappresentanti per dare loro tutte le informazioni necessarie e utili sul nostro TWO. Anche noi viviamo in questo territorio e vogliamo trovare idee, progetti e investimenti per dare alla nostra città una nuova chance di sviluppo, nel pieno rispetto dell’ambiente, soprattutto dopo le note vicissitudini relative all’Eni, perché siamo determinati a non far morire questo territorio e la sua comunità”.

I rifiuti da problema attuale potrebbero dunque diventare una risorsa?

“La nostra tecnologia è in sintonia con la logica della Raccolta Differenziata che chiude per sempre l’annoso problema del ciclo dei rifiuti secondo i desiderata della Direttiva Europea, della Legge Italiana e del piano dei rifiuti della Regione Siciliana, un esempio virtuoso su come risolvere un problema trasformandolo in una risorsa e migliorando notevolmente l’impatto ambientale rispetto a qualunque altra tecnologia di termovalorizzazione, fino a candidarsi, con forte orgoglio siciliano, a diventare la soluzione finale per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti nel nostro territorio, nella nostra Regione e in tutto il Paese”.

Prevista per ottobre una campagna di informazione pubblica che culminerà in una convention Scientifica. Le autorità pubbliche, istituzionali e politiche saranno informate a breve con incontri dedicati.

Il progetto

Energika, titolare del progetto TWO di Gela (Thermal Waste Oxidation), Impianto di Gassificazione dei Rifiuti Solidi Urbani, ha presentato il progetto esecutivo alle Autorità Regionali di Palermo, secondo quanto dispone la Legge in vigore, al fine di ottenere le Autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’impianto TWO da 50.000 ton/anno a Gela. Si tratta di un investimento privato che a regime creerà circa 60 nuovi posti di lavoro.

1 commento

  1. Sara una discarica a cielo aperto, la nuova discarica di immondizia EX RAFFINERIA DI GELA ci porteranno tutta l’immondizia di tutta la Sicilia, se questo non e inquinamento, poi bisognerà vedere l’impianto, quindi questo impianto non avrà emissioni, impatto ambientale, rumori, scarichi di lavorazione, queste barzellette andatele a raccontare da altre parti, a Gela vogliamo solo energie rinnovabili fotovoltaico eolico e basta, saluti

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