Ucciso a Fondo Iozza, parlano i genitori di Orazio Sotti: “Era molto preoccupato, non rideva più”

 
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Gela. “Era molto preoccupato in quei giorni ma non ci ha mai confidato nulla. Diceva che non riusciva a capire cosa stesse succedendo”. Parlano i genitori e la sorella. Sono stati i genitori e la sorella del giovane Orazio Sotti a parlare davanti ai giudici della corte d’assise di Caltanissetta nel corso del dibattimento che si sta celebrando a carico dei fratelli Salvatore e Giuseppe Cilio, accusati dell’omicidio dell’allora ventiduenne, freddato davanti il garage della propria abitazione di Fondo Iozza nel dicembre di quindici anni fa. Hanno risposto alle domande poste dal pubblico ministero Serafina Cannatà, dai legali dei due imputati, gli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui, e di quello di parte civile Giuseppe Cascino. “Prima di quella tragica sera – hanno spiegato in aula i tre familiari del giovane – subimmo diversi danneggiamenti. Orazio, però, non riusciva a dare una spiegazione. Era cambiato, non era più allegro come un tempo”. Al centro delle loro dichiarazioni anche ciò che uno dei più stretti amici della vittima avrebbe visto nelle ore precedenti all’azione di fuoco. Non sono ancora chiari i particolari che potrebbero essere spiegati in aula direttamente dall’interessato, inserito nella lunga lista dei testimoni. I legali di difesa, invece, hanno cercato di analizzare con più attenzione non solo ciò che accadde nei giorni precedenti alla morte di Sotti ma, più in generale, i suoi rapporti di amicizia e l’eventuale presenza di punti oscuri nella ricostruzione degli investigatori. Nelle scorse settimane, il tribunale del riesame di Caltanissetta ha disposto la scarcerazione di Salvatore Cilio. Rimane in carcere, invece, il fratello Giuseppe, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio.

Verrà sentito il medico legale. Intanto, giovedì, si ritorna in aula. Verrà ascoltato anche il medico legale che si occupò dell’autopsia. Secondo gli inquirenti che ricostruirono l’omicidio dopo quattordici anni, i fratelli Cilio avrebbero decretato la morte di Orazio Sotti accusato di aver stretto relazioni sentimentali con le rispettive conviventi.

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