Ucciso nelle campagne di Acate, il delitto Sartania: uno degli indagati sceglie un rito alternativo

 
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Gela. Ucciso e il suo cadavere dato alle fiamme nelle campagne di Acate. La morte di Crocifisso Sartania risale oramai a ventuno anni fa. I familiari saranno parti civili. Un caso originariamente irrisolto è stato riaperto dagli investigatori ragusani. Adesso, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale ibleo sono finiti in quattro. Si tratta di Carmelo Curvà, Orazio Rolletto, Carmelo e Cristoforo Palmieri. Sarebbero loro, stando agli inquirenti, gli ideatori e i successivi esecutori di un delitto rimasto per anni senza alcun movente. I familiari del giovane hanno deciso di costituirsi parte civile, il loro legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Lomonaco, lo ha già preannunciato davanti al gup. Intanto, uno degli indagati, ovvero Orazio Rolletto, per il tramite del proprio difensore, ha già scelto di farsi giudicare con un rito alternativo. Sartania, in base alla ricostruzione condotta dagli investigatori, sarebbe stato ucciso dopo una serie di presunti maltrattamenti ai danni della sua convivente, sorella di uno degli indagati. Così, sarebbe partito l’ordine di moerte. Si tornerà davanti al gup a gennaio. Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Gagliano e Flavio Sinatra. 

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