Un delfino senza pace, scontro Cannizzaro-Tuccio con Paradiso per l’uso del logo

 
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Gela. Un delfino senza pace. Ancor prima che il Comune scelga il gruppo che dovrà assumersi la responsabilità di rilanciare con un programma triennale il calcio a Gela, ecco le prime scintille. A rivendicare la proprietà del logo prodotto da Cristian Paradiso, e dalla neo società Gela Calcio srls sono Vincenzo Cannizzaro e Marco Tuccio, quest’ultimo figlio del compianto patron del Gela calcio.

A Cannizzaro e Tuccio non è piaciuta l’iniziativa di Paradiso, che si sarebbe appropriato del logo di Angelo Tuccio, con l’inserimento dell’anno 2019 e dell’aquila del Comune. “Il Gela Calcio è un marchio regolarmente registrato – dicono in una nota – L’operazione è fatta con il solo fine di tutelare un marchio calcistico distintivo del territorio della Città di Gela nato nel 2006 a seguito della rifondazione della precedente società Gela J.T. tramite l’appello al Lodo Petrucci effettuato dall’allora Presidente  Angelo Tuccio. Tale Marchio distintivo, comprendente lo scudetto raffigurante il delfino con scarpe e pallone con colori predominanti Bianco ed Azzurro e con denominazione GELA Calcio, è figurativo della società calcistica gelese collegata. Con la scissione della società Gela Calcio avvenuta nel 2016, il marchio è caduto in disuso”.

Per Vincenzo e Marco è una questione di cuore, perché quel delfino per dieci anni ha rappresentato una delle più belle pagine della storia del calcio gelese.

Il marchio è registrato alla Camera di commercio. Da qui la scelta di chiedere alla Lega Nazionale Dilettanti di negare l’affiliazione di società che riportano nome e simbolo riconducibile a quello appartenente a quello registrato.

Vincenzo Cannizzaro e Marco Tuccio hanno chiarito che non intendono fare calcio. “L’utilizzo del marchio – concludono – verrà concesso a titolo gratuito esclusivamente a società che ne condividano gli stessi valori sportivi e umani portati avanti dal compianto presidente Angelo Tuccio”.

La replica di Cristian Paradiso non si è fatta attendere.

“Il logo del Gela calcio sarà usato senza fini di lucro – sottolinea – prima di adottarlo ho verificato se fosse registrato e non lo è, tant’è che la stessa Lega Sicula ha già ratificato nome, colori e logo stesso, per cui la società Gela Calcio Srls non ha affatto copiato un nome già esistente sugli archivi degli organi federali nazionali”. Una società che ha già una matricola, la n.951924 ed è già costituita con atto notarile e registrazione alla Camera di commercio”.

“Non vogliamo confondere nessuno – dice Paradiso – la storia calcistica di Angelo Tuccio è stata stupenda. Noi faremo la nostra strada e parteciperemo al campionato che ci verrà assegnato. Noi vogliamo collaborare con tutti, non fare polemiche. I nostri documenti parlano chiaro e se sarà il caso ci difenderemo legalmente”.  

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