Undici assessori in due anni, Messinese ha fatto piazza pulita: ora chi entra in municipio?

 
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Gela.Grillini, sostituti dei grillini, sostituti dei sostituti.

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Undici assessori in due anni. In poco più di due anni, il sindaco Domenico Messinese ha fatto piazza pulita, depennando undici assessori, sempre che non ci siano rientri, mai da escludere. Se ne sono andati, Fabrizio Nardo, Ketty Damante, il neo deputato regionale Nuccio Di Paola, Pietro Lorefice ed Eugenio Catania. Adesso, li seguono, sempre che l’azzeramento sia definitivo, Simone Siciliano, Fabrizio Morello, Rocco D’Arma, Flavio Di Francesco, Licia Abela e Francesco Salinitro. “Onestamente – dice Rocco D’Arma – non mi aspettavo una decisione di questo tipo. Non c’era stato comunicato nulla. Credo, sia un sentimento condiviso con i miei ex colleghi. Se è per il bene della città, un passo indietro si può fare. Sicuramente, i rapporti con il sindaco non vengono intaccati. Ha scelto una giunta politica, mi pare una decisione legittima”. Insomma, l’esonero degli assessori sarebbe maturato all’improvviso.
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Nati grillini…diventati tecnici. Probabilmente, Messinese ha voluto lanciare messaggi di disponibilità a chi gli ha chiesto una “prova”, perlomeno politica. Sul tavolo della trattativa, probabilmente, Messinese ha messo i posti di tutti i suoi assessori, anche quelli che sembravano intoccabili, a partire dal vicesindaco Simone Siciliano e dall’uomo dei numeri Fabrizio Morello. Mai dire mai, almeno con Messinese. Entrato in municipio da grillino sfegatato, ha cacciato i grillini, che a loro volta l’hanno cacciato. A distanza di pochi mesi, ha organizzato una giunta “tecnica”, con pochissimi riferimenti politici. Intanto, non ha risparmiato il taglio all’assessore Eugenio Catania, sostituito con Rocco D’Arma. L’epopea di Sviluppo Democratico, il movimento messo su dai suoi fedelissimi, almeno per ora non gli ha permesso di stringere vere intese politiche. Adesso, è scoccata l’ora dei “tecnici” che se ne vanno. Nati grillini e poi convertiti in strenui avversari dell’etica politica dei cinquestelle, pur di seguire Messinese. La politica, quella dei partiti, però, bussa forte alla porta del sindaco e, questa volta, lui ha deciso di rispondere. A chi? Non è ancora dato sapere.  

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