Unione Comuni, senza risorse difficile accelerare: Romano si è dimesso, silenzio dalla Regione

 
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Romano e il vicepresidente Meli (al centro) insieme ai consiglieri di centrodestra dell'Unione dei Comuni

Gela. Ad oggi, dalla Regione non sono pervenute troppe indicazioni sui passi da muovere nella nuova programmazione 2021-2027, che vede direttamente coinvolta Gela, nell’Unione dei Comuni insieme a Niscemi e Butera. Ci sono in ballo fondi ingenti per progetti fondamentali nei tre contesti territoriali. L’Unione dei Comuni, con i tre enti, è stata tra le prime in Sicilia a strutturarsi, già lo scorso anno. Però, sviluppi veri e propri, anche per la firma dell’accordo di programma, non se ne registrano. “Sicuramente, aspettiamo una convocazione dalla Regione – dice il dirigente Antonino Collura che coordina questo programma – c’è stata l’allocazione delle risorse ma dobbiamo avere indicazioni precise dalla Regione”. Si è insediato, già da circa un anno, il consiglio dell’Unione dei Comuni, con tre rappresentanti politici per ogni ente. Attività salienti non ce ne sono state anche perchè, di fatto, l’Unione non ha risorse proprie nè personale. “Abbiamo aderito all’avviso per nuovi innesti di personale, su iniziativa dell’Agenzia della coesione – precisa Collura – per l’Unione dei Comuni abbiamo fatto richiesta di dieci figure e altrettante per il nostro ente comunale. Però, non sono procedure semplici da definire e richiedono del tempo”. Si tratta di professionisti esterni che si occuperano della programmazione e dei progetti inseriti in questo nuovo ciclo di finanziamenti. Per Palazzo di Città. così come per l’Unione dei Comuni, è una delle poche opzioni per attingere personale. Il dissesto del municipio non permette assunzioni. In Comune, il settore che coordina il sistema Pnrr è stato individuato, anche formalmente, come strategico.

Però, è quasi del tutto vuoto e lo stesso Collura si trova ad avere in carico diversi settori. L’emergenza di personale è di tutta evidenza e mancano dirigenti. Il consiglio dell’Unione dei Comuni, che dalla costituzione ad oggi ha alle spalle solo una manciata di sedute, compresa quella per l’elezione del presidente e del vice, dovrà fare a meno proprio del suo presidente. Il forzista Carlo Romano ha formalizzato le dimissioni dall’incarico, “per motivi strettamente personali”. Sono irrevocabili e “immediatamente efficaci”. I consiglieri gelesi si apprestano a lasciare quegli scranni per fine mandato. L’Unione dei Comuni può essere fondamentale nella gestione di finanziamenti e progetti ma va rafforzata e resa operativa.

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