Usura per la famiglia Madonia, cadono le accuse contestate ad un esercente

 
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Gela.
Fu arrestato nel gennaio di cinque anni fa con l’accusa di essere vicino al clan mafioso retto dal boss Giuseppe Madonia e di aver organizzato un giro di prestiti ad usura. Adesso, però, sono cadute tutte le accuse mosse dai magistrati nei confronti del commerciante quarantaduenne Dario Caravotta.

Sono stati i giudici della corte d’appello di Caltanissetta ad assolverlo dall’accusa d’intermediazione in usura. Si tratta dell’ultimo capo d’imputazione che pesava sulla testa dell’esercente dopo che gli altri erano caduti in primo e secondo grado.
Nel dicembre di un anno fa, i magistrati della corte di cassazione avevano messo in luce alcune anomalie rispetto alle condanne già inflitte al commerciante. Indicazioni che sono state fornite in aula direttamente dal difensore dell’uomo, l’avvocato Giacomo Ventura. Dopo il rinvio stabilito dalla cassazione, il legale è riuscito a dimostrare l’assenza di elementi che potessero giustificare l’accusa per Caravotta di aver preso parte al giro di prestiti a strozzo.

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