Vertenza indotto Eni, i numeri della Prefettura: subito 45 assunzioni

 
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Gela. Quarantacinque lavoratori ex Smim e Tucam da assumere subito, altri quarantacinque dopo il 15 giugno, degli altri se ne dovrebbe riparlare a luglio. È il risultato raggiunto tra i tavoli della prefettura di Caltanissetta a conclusione del vertice che ha riunito i sindacati

dei metalmeccanici e quelli confederali oltre agli esponenti delle imprese interessate e di Confindustria Centro Sicilia.
I dati sono stati esposti ai lavoratori ancora in bilico durante un’assemblea convocata dai segretari provinciali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese.
Una linea, quella assunta in prefettura, che non sembra aver convinto molto gli stessi operai, certi che si potesse giungere all’obiettivo di cento immediate assunzioni tra i ranghi di Sicilsaldo ed Ergo Meccanica, appena subentrate per svolgere i lavori di manutenzione tra gli impianti della raffineria di contrada Piana del Signore.
Le assunzioni, in ogni caso, sono legate all’avvio dei lavori in fabbrica e, quindi, alle capacità economiche di Sicilsaldo ed Ergo Meccanica. Da risolvere rimane il caso dei lavoratori Smim, ancora non svincolati dalla loro azienda. Fino a quando non si concretizzera’ l’intera intesa, i sindacati confermano il blocco dello straordinario da parte degli operai delle imprese dell’indotto.
La tensione è ancora molto alta, in ballo ci sono centoquarantacinque posti di lavoro. Verranno assorbiti tutti i lavoratori? Oppure si creerà un nuovo precedente dopo quello di diversi operai rimasti fuori dal ciclo produttivo della fabbrica Eni?

 

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