Protesta contro il parco eolico: “Fronte comune per fermare il progetto”

 
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Gela.
Inizia a prendere forma la protesta contro la paventata installazione del parco eolico off shore tra Macchitella e Punta due Rocche a Butera. Un sondaggio organizzato tramite web ha dato una risposta fin troppo chiara: in base ad un campione di circa cento utenti, oltre l’ottanta percento ha detto no.

“Ci stiamo muovendo – spiega l’esponente locale del Movimento cinque stelle Fabio Leopardi – perché vorremmo raggiungere una posizione univoca rispetto al progetto della Mediterranean Wind Offshore entro il prossimo 10 aprile”.
Il sondaggio, quindi, è solo un primo passo. Già sabato pomeriggio, gli esponenti di comitati e partiti si vedranno per definire il da farsi.
“Non escludiamo – continua Leopardi – di agire in giudizio, magari aggiungendoci al comune di Gela che ha già deciso di ricorrere davanti al tribunale amministrativo di Palermo”.
Lo scorso mese, i tecnici del ministero dell’ambiente, seguendo il contenuto di una nota rilasciata dai colleghi della commissione di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas, hanno definitivamente confermato l’esclusione del progetto di parco eolico offshore dalla valutazione d’impatto ambientale: in sostanza, il via libera definitivo all’avvio dei lavori.
“Il fronte del no – conclude Fabio Leopardi – è composto da tanti comitati e associazioni ambientaliste e dai partiti. Tutti dobbiamo fare fronte comune. Questa procedura autorizzativa non ci convince soprattutto perché le pale verranno collocate a pochissima distanza dalla costa”.

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