La protesta dell’indotto, “stop a tasse e rate per i licenziati” e i metalmeccanici scrivono al prefetto

 
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Gela. Proseguirà anche nelle ore notturne la protesta degli operai di Elettroclima snc e di Nuova X Gamma. I confederali chiedono il blocco di tasse e rate. Si tratta solo di una minima parte dei lavoratori che rischiano il posto tra le aziende in crisi dell’indotto Eni. Nelle scorse ore, sono partiti i primi sit in tra le strade d’accesso allo stabilimento di contrada Piana del Signore. Davanti alla protesta, i confederali di Cgil, Cisl e Uil si sono rivolti alla prefettura di Caltanissetta. Mirano ad ottenere il blocco immediato di pagamenti come Imu e Tasi oltre alle rate di prestiti e mutui accesi dai lavoratori sempre più in difficoltà. I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania, in questo modo, mirano a rendere un po’ meno pesante la quotidianità vissuta dalle famiglie degli operai rimasti senza occupazione. Per questa ragione, si sono rivolti anche al sindaco Domenico Messinese e al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia.

“Situazione ingestibile”. Parlano, invece, di “situazione delicata” che non riescono più a gestire i segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. Così, Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese hanno ufficialmente chiesto la convocazione di tutte le parti interessate davanti al prefetto Maria Teresa Cucinotta. Per i metalmeccanici, inoltre, la responsabilità dell’attuale crisi sarebbe da addebitare soprattutto “a quanti possono e non fanno”.

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