Niscemi. Padre e figlio, Salvatore Emulo di 69 anni e Francesco Emulo di 27 anni, venditori ambulanti, sono stati costretti agli arrestati domiciliari per avere aggredito gli agenti di polizia municipale, durante un’azione di controllo al mercato settimanale.
Il più giovane dei due, il 27enne Francesco, poche ore più tardi, è stato sorpreso dagli agenti del locale commissariato di polizia ad evadere gli obblighi di dimora in via Bettino Ricasoli 11.
Alla presenza dei poliziotti, che stavano verificando il rispetto degli obblighi dei domiciliari, è scappato alla guida dell’utilitaria del padre. Gli agenti hanno inseguito la Fiat Punto per le arterie cittadine del rione Sacro Cuore. L’uomo, arrestato dalla polizia è stato tradotto in commissariato per le formalità di rito, e condotto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di convalida.
E’ a disposizione del sostituto procuratore Antonio D’Antona che coordina le indagini. Il giorno prima, Francesco Emulo, aveva aggredito prima verbalmente e successivamente con le vie di fatto due agenti di polizia municipale, Giuseppe Liardo e Emanuele Di Dio, oltre al comandante Filippo Gentile.
I vigili urbani erano impegnati in un’azione di controllo del commercio abusivo nell’area del mercato settimanale tra via Turati e via De Pretis. Gli agenti di polizia municipale sono stati insultati da Francesco Emulo tra gli elogi del padre, Francesco. In segno di sfida i due si sono rivolti, davanti alle persone che affollavano il mercato settimanale, con parole offensive. Si sono rivelati inutili anche i tentativi dei vigili urbani di calmare gli animi dei due ambulanti. Francesco Emulo si è opposto con la forza anche al tentativo degli agenti di portarlo al comando. Avrebbe cercato di colpirli.
Solo a questo punto sono scattate le manette ai polsi di Francesco Emulo, gesto che ha scatenato la reazione del padre che non ha esitato a scagliarsi contro gli agenti intenti a verbalizzare l’accaduto.
Nella colluttazione li avrebbe strattonati nel tentativo di impedire che ammanettassero il figlio, che nel frattempo si è lasciato cadere a terra fingendo uno svenimento. Solo grazie all’intervento di altri agenti è stato possibile arrestare i due ambulanti che sono stati obbligati ai domiciliari in attesa di giudizio.
