“Argo-Cassiopea”, prescrizioni al vaglio del Ministero: “ottemperata” condizione per perforazioni

 
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Gela. Le prescrizioni imposte ad Enimed per il progetto “Argo-Cassiopea”, a breve, dovrebbero dar vita al primo tavolo coordinato dall’ente comunale e atteso da parecchio tempo. Nelle autorizzazioni rilasciate da Palazzo di Città alla multinazionale c’è una lunga serie di misure da osservare, soprattutto sul piano ambientale. I lavori dell’investimento per il gas sono in corso. A livello ministeriale, parallelamente si sviluppa la valutazione degli obblighi dettati nel decreto di nove anni fa che sancì la compatibilità ambientale del progetto per lo sfruttamento dei campi gas lungo la costa locale. Dal Ministero dell’ambiente è appena pervenuto il provvedimento che certifica l’avvenuto adempimento di una delle condizioni, legata alle operazioni di perforazione. Da Enimed sono stati inoltrati tutti gli allegati necessari a chiarire questo tipo di intervento. Nella disamina condotta dalla commissione per la verifica dell’impatto ambientale Via-Vas, viene sottolineato che sono state fornite “le schede tecniche di sicurezza dei fluidi perforazione”. Viene precisato inoltre che “le attività di perforazione verranno eseguite attraverso la nave Saipem 10000 e che la nave è dotata di un impianto di trattamento dei fanghi e di vasche di deposito con opportuni sistemi di agitazione”. Aspetti che hanno condotto la commissione a considerare “ottemperata” la prescrizione, così come certificato dal provvedimento rilasciato dalla direzione generale valutazioni ambientali del ministero.

A luglio, sempre sul versante delle prescrizioni impartite alla multinazionale, la stessa direzione generale ha invece richiesto integrazioni sul punto “degli impatti per le attività di pesca e della previsione di adeguate forme di compensazione”. I dati forniti non sono stati considerati sufficienti. L’incidenza di un progetto come quello che si svilupperà lungo le coste locali si farà sentire su altre attività e la pesca è tra quelle maggioramente toccate. Sul punto delle compensazioni, inoltre, spingono l’amministrazione comunale e quelle dei centri vicini, Licata e Butera. Sono concordi nel richiedere che ci sia il versamento di una parte delle royalties che Enimed, con l’avvio delle estrazioni, assicurerà alla Regione e allo Stato. La normativa in vigore, per ora, esclude del tutto i Comuni.

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