Assessori e pro-Greco, “sindaco ritiri dimissioni”: “Riequilibrio contro gli irresponsabili”

 
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Gela. Dimissioni da revocare. L’appello al sindaco Lucio Greco lo lanciano gli assessori, i consiglieri di maggioranza e il vicesindaco Mariangela Faraci. Era piuttosto intuibile che l’evolversi della situazione politica interna al municipio andasse in questa direzione. “Il Comune vive in questi mesi il momento più difficile della propria storia recente. Le dimissioni del sindaco, avvocato Lucio Greco, rappresentano un evento politico di forte impatto, anche emotivo. Meritano rispetto, hanno reso chiara ed evidente a tutti, qualora ve ne fosse stato bisogno, la dimensione delle difficoltà che l’intera amministrazione comunale attraversa. Difficoltà economiche, assetto finanziario, mancanza di personale, anche nei ruoli apicali – spiegano – una combinazione che rischia solo di peggiorare, qualora non venga affrontata con  coraggio e senso delle istituzioni. Per questo, noi assessori e consiglieri della maggioranza, chiediamo al sindaco, a gran voce, di tornare pienamente al suo ruolo di primo cittadino”. I pro-Greco parlano della necessità di ripartire, anzitutto dagli atti finanziari. “Non possiamo permettere a taluni soggetti di accusarci o denigrare per colpe non nostre facendo passare messaggi scellerati e irresponsabili. È il momento del coraggio, del senso del dovere. La città ha bisogno di un sindaco che, pur tra mille difficoltà – continuano – si dedichi con amore e abnegazione. Sentimenti che, in questi quattro anni, sono stati il tratto distintivo del sindaco Greco. I motivi alla base delle dimissioni sono noti a tutti. Oggi, avuta copia della relazione al rendiconto 2021, presentata dai revisori dei conti, riteniamo che questi ostacoli siano stati superati. Con fiducia si deve finalmente ripartire. Abbiamo il dovere di dotare l’ente degli strumenti finanziari, avviare e governare i processi di natura contabile, vigilando sulla corretta applicazione delle indicazioni impartite dalla Corte dei Conti, dal collegio dei revisori, demalle altre istituzioni con le quali dovremo confrontarci nel delicato riequilibrio dei conti”.

Assessori e consiglieri rivendicano quanto fatto in questi quattro anni, spesso segnati dalle emergenze. “Dobbiamo continuare a migliorare l’assetto urbano della città, puntando sul decoro e sulle manutenzioni, i progetti finanziabili con il Pnrr, le opere pubbliche, le assunzioni dei dirigenti e il completamento dell’iter per i concorsi. Grazie al riequilibrio tutto questo sarà possibile. Per questo un momento così delicato non può essere delegato a un commissario, un burocrate che, pur se preparato e motivato, non potrà mai supplire al ruolo del sindaco: sarà sempre figura avulsa dal contesto. No, non possiamo accettarlo. Il sindaco e gli assessori, in questi anni, si sono confrontati con le difficoltà di una gestione provvisoria che, seppur non certificata, era nei fatti: limitazioni di spesa, blocco delle attività, difficoltà finanziarie. Pur trovandosi nel cuore di una tempesta economica, operando nel pieno di uno choc finanziario, l’amministrazione comunale ha saputo far partire i progetti del Patto per il Sud, riavviare l’iter per il porto, promuovere e ottenere in seno all’Ars il prezioso provvedimento sull’utilizzo delle royalties – continuano – avviare la nuova gestione della raccolta dei rifiuti. Tutti frutti di un agire politico che darà luogo a cambiamenti importanti, i cui risultati saranno evidenti da qui ai prossimi mesi. Il sindaco, collaborato dagli assessori, ha agito con senso del dovere, governando l’ente con rigore, giorno dopo giorno, malgrado il blocco della spesa e le difficoltà di cassa. Pure in questi ultimi giorni difficili, non ha fatto mancare il suo sostegno agli assessori, incoraggiandoli a operare per il bene della città: sono partirti nuovi progetti, è stato elaborato lo statuto dell’unione dei comuni e programmate le iniziative sullo sbarco, è stato avviato il bando per l’Estate Gelese, rimessi al passo i settori, fornito impulso agli uffici, ai settori, ai servizi sociali.Questo è il segnale evidente di quanto sia importante una guida politica e non tecnica della città”. Con il rientro quasi scontato del primo cittadino, i suoi cercheranno di fare blocco anche se per i numeri in aula sarà ancora difficile arrivare all’autosufficienza. “Adesso che i fatti cominciano a darci ragione, non possiamo assecondare chi nutre di bugie politiche la collettività, essendo solo capace di offendere, finendo per svilire anche il proprio stesso ruolo politico. Facendo brutta figura per sé stesso e facendone fare all’istituzione. No, non possiamo accettarlo. Mediocre è chi non si rende conto della gravità del quadro di insieme – concludono –  irresponsabile è chi, pur dinnanzi alla possibilità di ripartire, vorrebbe condannare la città al commissariamento. Se non peggio, al baratro. No, non possiamo permetterlo. Per questo chiediamo al sindaco di revocare le dimissioni”.

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