Gela. Il tribunale di Gela ha rigettato e dichiarato inammissibile il ricorso per il reintegro presentato da Giuseppe Tandurella, il collaboratore a progetto dell’Ato Ambiente CL2 in liquidazione.
Il lavoratore, che era stato esonerato dall’incarico lo scorso settembre insieme a altre tre unità, aveva chiesto di essere ristabilito avanzando presupposti di discriminazione e ritorsioni.
Il tribunale, accogliendo la testi avanzata dall’avvocato Filippo Basile, difensore dell’Ato Ambiente, ha ritenuto incongruenti le accuse mosse da Tandurella per ottenere il reintegro lavorativo.
Gela. Si tratta di uno dei quattro lavoratori che l’Ato ambiente aveva assunto nel 2009 con contratto a progetto e licenziato a settembre.
Era stato il commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, a fare recapitare le lettere di risoluzione dei contratti a: Emanuele Salafia, Giuseppe Tandurella, Fabrizio Cascino e Paola Melfa.
I licenziamenti erano stati motivati con accuse di “grave e reiterata violazione degli obblighi contrattuali, più volte evidenziati, nonché l’irreversibile compromissione di ogni rapporto fiduciario”.
