Bambino di 3 anni fugge dall’asilo e nessuno se ne accorge, lo trova uno sconosciuto. Il preside: fatto grave

 
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Gela. Un bambino di 36 mesi si è allontanato dall’asilo all’insaputa del personale scolastico.

Stava attraversando via Borromini, una strada molto transitata, quando è stato preso per la mano da un automobilista che non ha esitato ad abbandonare il suo mezzo per evitare che qualcuno lo investisse. “Devo andare da zio Salvo a comprare un ovetto”, avrebbe riferito il piccolo all’automobilista che lo ha soccorso. “Ho visto entrare nel supermercato mio nipote accompagnato da un uomo di circa quarant’anni – spiega Salvo Aliotta, zio del piccolo – Erano da poco trascorse le dieci e trenta del mattino. Ho subito abbracciato mio nipote. L’uomo ha ammesso di averlo visto solo per strada, oltre il confine della scuola. Sono scoppiato in lacrime. Ho avvisato i genitori. Insieme a loro siamo tornati a scuola con mi nipote in braccio. Il personale ha ammesso di non essersi accorto della sua assenza. Infatti – racconta Aliotta – nessuno era preoccupato o tantomeno interessato a cercarlo. L’episodio avrebbe potuto avere altri risvolti, anche più drammatici”.

Il dirigente Maurizio Tedesco del plesso “Giovanni XXII” preferisce smorzare i toni. “Mi sembra strano – dice Tedesco – Ad oggi non ho avuto nessuna lamentela da parte di genitori e nemmeno del personale scolastico. E’ un episodio troppo serio – ammette – di certo farò le mie verifiche anche chiedendo all’insegnante Cammalleri, referente del plesso del rione Settefarine”.

“L’episodio si è verificato martedì scorso – incalza Cristian Moscato, padre del piccolo – Da allora mio figlio non frequenta più l’asilo. Mia moglie è ancora troppo scossa per l’accaduto. Non ci sentiamo sicuri ne tantomeno tutelati. Ho subito chiesto informazioni al personale scolastico – assicura – e atteso inutilmente una telefonata dal parte del dirigente Tedesco”. Solo stamattina, dopo un sollecito telefonico, il dirigente Maurizio Tedesco dovrebbe incontrare i genitori. Da allora, sicuramente, non è stato adottato nessun provvedimento. Il genitore del piccolo è, a sua volta, un educatore presso un grest parrocchiale frequentato da centinaia di bambini. “Non sono stata informata – sostiene Licia Abela, assessore all’Istruzione – se cosi fosse invito i genitori a sporgere denuncie. Sarei pronta anche ad intervenire e capire cosa non ha funzionato. E’ strano che un bimbo sia riuscito ad eludere i controlli della scuola”. 

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