“Bando non fu predisposto da Collura”, dirigente a giudizio: “Non era più direttore Gac”

 
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Gela. L’attuale dirigente comunale Antonino Collura non era più direttore tecnico del Gruppo di azione costiera quando venne definito il bando per individuare l’analoga figura destinata alla nuova programmazione Flag. La difesa dell’architetto l’ha ribadito in aula, davanti al collegio penale del tribunale. Il dipendente comunale è a processo con l’accusa di abuso d’ufficio. Secondo i pm della procura, da direttore tecnico dell’allora Gac (sorto per arrivare a finanziamenti volti allo sviluppo del settore locale della pesca) sarebbe stato proprio lui a predisporre il bando per il successivo Flag, al quale partecipò (fu l’unico). In base alle contestazioni, ci sarebbero state anomalie a suo vantaggio. In aula, nel corso dell’istruttoria, è stato sentito uno dei referenti tecnici del Gac Castellammare e Carini che fece anche da componente della commissione per valutare le candidature al Flag. Ha spiegato di non sapere chi predispose il bando. E’ stato però sottolineato, come ha fatto la difesa di Collura (con l’avvocato Valentino Granvillano), che in quella fase il nuovo bando venne redatto sulla base di altri analoghi già pubblicati da diversi Flag siciliani. “Se non ricordo male – ha detto invece l’ex sindaco Domenico Messinese in aula come testimone – il Gac venne chiuso sul finire del 2015. Ci fu una proroga per l’incarico di direttore di Collura solo per la rendicontazione e comunque non oltre l’aprile del 2016. Poi rientrò in Comune. Non so chi materialmente predispose il bando per le figure del Flag, che però era ormai una cosa del tutto differente dal Gac. A Collura, che partecipò ad una riunione dell’organismo come verbalizzante, chiedemmo di reperire bandi di altri Flag già pubblicati così da impostare il nostro su quella stessa linea. Nient’altro”.

Il pm Luigi Lo Valvo ha però voluto rimarcare che in fase di indagine, l’ex primo cittadino, sentito dai militari della guardia di finanza, avrebbe spiegato che il bando finito sotto osservazione venne predispsoto da Collura che poi partecipò alla selezione per assumere la carica di direttore. Messinese ha continuato a sostenere invece che al dirigente venne chiesto solo di acquisire modelli di bandi analoghi. La difesa dell’imputato, infine, ha precisato che di fatto il nuovo incarico di direttore del Flag non venne mai formalizzato in favore di Collura, dato che ricorsi amministrativi esclusero l’aggregazione locale da quelle ammesse. Il legale dell’architetto già in fase di udienza preliminare aveva negato la sussistenza dell’ipotesi di abuso d’ufficio.

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