Blitz antidroga, sette chiedono di patteggiare: C’è anche presunto capo

 
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Gela. Chiederanno di patteggiare la pena davanti al giudice per le indagini preliminari Domenico Stilo. Il prossimo 10 ottobre, infatti, si aprirà una delle udienze scaturite dalla maxi operazione antidroga “Bombola d’oro”, condotta dai magistrati della procura e dai carabinieri del reparto territoriale.

Sette degli arrestati, ritenuti componenti di un nucleo in grado di piazzare notevoli quantitativi di droga in città, hanno deciso di concordare la pena insieme ai magistrati.
Tra loro, anche quello che viene ritenuto il capo della banda sgominata lo scorso maggio. Il ventinovenne Luigi Morinello, infatti, ha scelto di patteggiare la pena. Insieme a lui, compariranno davanti al giudice Domenico Stilo anche il ventottenne Antonio Radicia, il trentunenne Nunzio Attardi, il trentenne Angelo Marino, il ventiquattrenne Angelo Famao, il ventinovenne Vincenzo Ieva e il ventiquattrenne Giuseppe Domicoli.
Ai sette vengono attribuiti diversi episodi, tutti legati al giro di spaccio andato in scena tra i quartieri della città. Stando all’esito delle indagini, la banda sarebbe riuscita a controllare, praticamente in regime di monopolio, sia la zona del centro storico che quella di contrada Scavone e del quartiere residenziale di Macchitella. Le indagini, durate diversi mesi, si sono basate su appostamenti e riprese video.
Attraverso le immagini, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire, praticamente dal vivo, le fasi della compravendita. La domanda di droga, dall’hashish alla cocaina, veniva immediatamente soddisfatta dai pusher dell’organizzazione. Adesso, i sette indagati si presenteranno davanti al gip Stilo insieme ai loro avvocati Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Rocco Fasciana e Vincenzo Ricotta.

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