Gela. Il calore dei gelesi ha trascinato i campioni del team “Dolce & Gabbana Italia Thunder”, allenati da Francesco Damiani, in vetta alla classifica del girone A della World Series of Boxing.
Al Palacossiga gli atleti ucraini dell’Otamans di Valentyn Sobolyevskyy lasciano il primo posto e raccolgono un sonoro cappotto. Un incontro senza storia sintetizzato dal risultato finale: 5-0.
Gli ucraini escono con le ossa rotte nella notte gelese indimenticabile e trasmessa in diretta satelitare. In onore della rappresaglia in Ucraina è stato rispettato un minuto di silenzio prima di entrare nel vivo della diretta internazionale.
Il campione olimpico campano, Vincenzo Mangiacapre, portacolori dell’Italia Thunder non ha deluso le aspettative siglando il sorpasso nel giorno della conquista della vittoria numero 100. Nei pesi welter ha domato l’ucraino Denys Lazarev.
La prima vittoria per i “Dolce & Gabbana Italia Thunder” è stata sancita dal campione europeo gallese Andrew Selby che nei pesi mosca si è imposto su Kazat Usenaliev. Nei pesi leggeri il brasiliano e vicecampione mondiale Robson Conceiçao ha vinto contro l’ucraino Pavlo Ischenko. Il sorpasso con Mangiacapra, salutato con un sono applauso del pubblico, ha preceduto il cammino vincente del team di Damiani.
Nei mediomassimi l’algerino Abdelhafid Benchabla ha battuto il ventunenne, Oleksandr Ganzulia, mentre il romeno Mihai Nistor si è permesso di chiudere anticipatamente le ostilità, costringendo al ko tecnico l’ucraino Iegor Plevako.
A conclusione del match, su iniziativa dell’organizzatore Gianni Filippini l’amministrazione comunale ha consegnato un assegno di 2 mila euro a Franco Cassarino, presidente della sezione gelese dell’Archeoclub d’Italia, quale contributo per recuperare l’antico cannone dai fondali di contrada Bulala.
Successo e consensi per le dieci “Bingo girl”, le bellezze promosse dalla nostra redazione che hanno accompagnato l’ingresso sul ring di tutti i pugili.
Tra le pubblicità, a bordo ring è stato inserito il messaggio con il logo che ricorda l’anniversario dei 2700 anni di Gela.
