Cade il numero legale sulle mozioni, protestano anche i Giovani Democratici: sì ai contributi per le donne vittime di violenza

 
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Gela. Due mozioni approvate e altre sei che dovranno attendere almeno il prossimo mese per essere valutate in aula consiliare.

Delusi anche i Giovani Democratici. E’ caduto il numero legale durante la seduta di question time, nonostante diversi atti dovessero essere ancora valutati. Tra questi, anche la mozione, proposta da tutti i capigruppo e sostenuta dai Giovani Democratici, destinata al ripristino di un servizio a supporto di chi necessita della lingua dei segni. La chiusura anticipata della seduta, non a caso, ha prodotto malumori anche nel drappello di Giovani Democratici presenti in aula ad assistere ai lavori. “Non può mancare il numero legale – si sono lamentati –  davanti ad un atto così importante, soprattutto rispetto al messaggio sociale che si vuol proporre”. Al momento della chiamata dell’appello da parte del presidente Alessandra Ascia, non c’erano più i numeri necessari a garantire la prosecuzione della seduta. “E’ assurdo – ha reagito il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino – ci sono mozioni importanti e dobbiamo chiudere in anticipo la seduta. Non mi piace la condotta di quei consiglieri che si fanno vedere in aula solo per la presenza, sparendo dopo pochi minuti”.

Un contributo alle donne che denunciano le violenze subite. Centomila euro, nel bilancio di previsione 2017, da destinare al supporto economico delle donne che denunciano, in città, violenze e maltrattamenti. La richiesta è arrivata attraverso la mozione delle esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo. Sì unanime dall’aula e dall’assessore Licia Abela. Il vicecapogruppo del Pd Carmelo Orlando è andato oltre, chiedendo l’introduzione di una figura professionale a sostegno delle vittime anche in ospedale. Per il consigliere Sandra Bennici, è necessario rafforzare la rete a tutela di queste donne. La mozione è stata approvata.

La pista di atletica. Consiglio comunale compatto anche rispetto alla possibile realizzazione di una pista di atletica leggera, per andare incontro alle esigenze dei giovanissimi atleti locali che continuano ad ottenere successi regionali e nazionali. La richiesta è arrivata sempre dalle esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo. “Basta fumo negli occhi – ha detto Sandra Bennici – servono opere concrete”. Per Carmelo Casano basterebbe completare le opere già realizzate durante la scorsa gestione amministrativa. Vincenzo Cascino ha ricordato la medaglia paralimpica di Monica Contrafatto. Un progetto, però, è in programma nell’annualità 2018, così come indicato dall’assessore Flavio Di Francesco. “I tempi, compresi quelli per l’ottenimento del credito sportivo – ha spiegato – non saranno brevi”. Per Cristian Malluzzo di Adesso Gela, in ogni caso, sono necessari immediati interventi di manutenzione nell’area sportiva, all’interno della Cittadella, già utilizzata da alcune società di atletica leggera. La mozione, alla fine, è passata all’unanimità. Poi, niente numero legale e seduta sciolta tra le solite polemiche, comprese quelle scaturite da una presunta,eccessiva, “fretta” del presidente del consiglio comunale nel chiamare l’appello, nonostante in aula ci fossero numeri fin troppo risicati.

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