Caos sulla raccolta dei rifiuti, Giudice: quasi tutti i comuni sono inadempienti

 
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Gela. Gli operatori ecologici potrebbero tornare a incrociare le braccia e sospendere il servizio di raccolta dei rifiuti. Lamentano il pagamento regolare degli stipendi con ritardi di cinque mesi.

Sono preoccupati per il loro futuro occupazionale, legato alla cessione degli Ambiti territoriali fissata a settembre. Secondo Ignazio Giudice, segretario della camera del lavoro Cgil, “tutti i comuni sono inadempienti nei pagamenti”. Non la pensa allo stesso modo il sindaco Angelo Fasulo, che annuncia una proroga del servizio parlando di pagamento sostitutivo per garantire la raccolta decorosa e gli stipendi agli operatori.

“I lavoratori devono avere delle somme, tra arretrati e saldi. Il sindacato reclama la regolarità dei pagamenti – dice Fasulo – Il Comune di Gela, in qualità di capofila, paga regolarmente e difende questa posizione anche davanti al prefetto. Abbiamo rispettato gli impegni assunti, versando addirittura importi superiori rispetto a quelli previsti. Per questo pretendiamo la regolarità del servizio e la tranquillità dei lavoratori.

Purtroppo le ditte che gestiscono il la raccolta dei rifiuti (Sap e Roma costruzioni) hanno una sofferenza che si trascinano dalle precedenti gestioni e chiedono che non vengano applicate le penali legate al mancato rispetto della differenziata. Gela non è integralmente protetta e non riesce a raggiungere gli standard stabiliti. In un clima di ritardo generale e penali delle ditte, c’è un problema piccolo rispetto al mondo ma non per la nostra realtà. Noi paghiamo. Vogliamo la normalità.

La soluzione è stata trovata con l’Ato ambiente che assicura un pagamento sostitutivo per le differenze che reclamano i lavoratori. Oggi è stato stabilito di dare una proroga fino a settembre, mese fissato per la definitiva cessione dell’Ato ambiente”.

In un clima rovente, legato a un parapiglia generale tra operatori sfiduciati si è cercato comunque di raggiungere un’intesa. Il commissario dell’Ato, Giuseppe Panebianco, dopo avere confermato le parole del sindaco si è allontanato da palazzo di città.

“I lavoratori vivono con ansia questi momenti – sostiene Giudice – nutrendo una sfiducia complessiva nei confronti delle imprese che hanno gestito il servizio di raccolta dei rifiuti. C’è un ritardo oggettivo nei pagamenti ma complessivamente delle istituzioni. Vogliamo garantire in modo pacifico la continuità del servizio. Il sindaco Fasulo deve dare garanzie certe. Per il disserbo manuale gli stipendi sono congelati dal mese di aprile e fino a luglio. La raccolta rifiuti non è stata pagata a giugno e luglio ma con la Sap mancano 12 mensilità per i buoni pasto e circa 30 del servizio svolto per i mercatini settimanali. La legge vieta lo sciopero per il mese di agosto, ma i lavoratori sono molto in ansia. Le voci che si rincorrono in città parlano di cambio di aziende.

I comuni inadempienti sono tutti. Versano in ritardo e meno di quanto previsto. Secondo le imprese anche Gela è in ritardo ma il sindaco sostiene di essere in regola coni pagamenti. In verità ci sono conteggi separati perché vengono applicate le cosiddette penalità sulla mancata raccolta differenziata che a Gela si ferma al 9 per cento mentre Niscemi tocca quota 42 per cento. Meno differenziata fai meno soldi ti erogo”.

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