Cgil e sindaco ai ferri corti, Giudice vuole far cadere la giunta? Messinese, “fa politica e basta”: il sindacalista, “non vogliono voci contrarie”

 
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Gela. Il sindacato fa politica e interferisce nell’azione amministrativa della giunta?


Muro contro muro. O meglio, il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice afferra al volo ogni occasione per attaccare il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori, solo ed esclusivamente allo scopo di portare fieno alla sua cascina “politica”? La polemica tra il sindacalista della Cgil e il primo cittadino, riesplosa a seguito dello stop al servizio di assistenza domiciliare, è tutt’altro che chiusa. In realtà, dalla vicenda del trasporto per disabili a quella dei rifiuti, la tensione tra Giudice e Messinese è sempre più elevata. “Ho massima stima per il sindacato locale che fa il proprio dovere – dice Messinese – credo, invece, che l’unico scopo del segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice sia quello di attaccare questa giunta, probabilmente pensa già a qualche candidatura. Fa politica, attaccando e basta”. Insomma, il segretario confederale della Cgil starebbe approfittando del suo ruolo nel tentativo di mettere in difficoltà la giunta. “Sì, è vero – spiega invece Giudice – faccio politica perché cerco di avere una città normale, denunciando le storture causate anche da questa amministrazione comunale. Ad accusarmi di fare politica iniziò l’ex sindaco Rosario Crocetta. Purtroppo, è il sindaco Domenico Messinese che non riesce a fare politica e i risultati in città si vedono tutti. Se qualcuno vuole bloccare la mia libertà d’espressione, ha sbagliato tutto”. Giunta e Cgil, quindi, non camminano sulla stessa strada, anzi. Messinese, forse, vede dietro alle spalle di Giudice una parte di quel centrosinistra che non ha preso per nulla bene la “cacciata” da Palazzo di Città. Il segretario confederale della Cgil, a sua volta, deve comunque tenere testa a tanti lavoratori che, nel tempo, si sono “disinnamorati” del sindacato, ancor più dopo la vicenda del protocollo Eni del novembre di tre anni fa, e cerca di riprendere punti anche fuori dalla fabbrica di contrada Piana del Signore.    

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