“Chiarirò con sindaco e consiglieri”, Sammito: “Veti centrodestra? Tanti erano con l’amministrazione”

 
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Il presidente del consiglio Salvatore Sammito

Gela. Dovrà coordinare i lavori di aula, lunedì prossimo, per due atti molto importanti in questa fase di crisi finanziaria del municipio, il rendiconto 2021 e la proposta di adesione al piano di riequilibrio. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito è rientrato in città dopo alcuni giorni di assenza, dovuti a ragioni familiari. La seduta di lunedì prossimo è stata convocata d’urgenza e già oggi il presidente prenderà contezza degli atti e si rapporterà anche con il segretario generale Carolina Ferro. Aveva già avuto modo di incontrare il neo commissario nominato dalla Regione proprio per gli atti finanziari. “Penso che il piano di riequilibrio, davanti ad un disavanzo da 118 milioni di euro, sia la soluzione migliore – dice – sicuramente, meno impattante rispetto al dissesto. C’è un lungo lasso di tempo entro il quale i conti dell’ente potranno ritornare in equilibrio. Il voto sugli atti finanziari? Si lega alla coscienza e al senso di responsabilità di ogni consigliere. Non credo se ne possa fare una questione prettamente politica”. Sammito si era congedato da Palazzo di Città, prima della breve assenza, senza nascondere che gli “intrighi” del voto sull’Unione dei Comuni si sarebbero dovuti evitare. C’è stato anche chi, tra le fila dei pro-Greco, si è spinto ad ipotizzare che il presidente si sia “arruolato” tra le fila dei franchi tiratori che hanno affossato la griglia favorevole per l’Unione. “Dopo quello che è accaduto durante il voto per l’Unione dei Comuni – aggiunge – credo che sia doveroso un passaggio da fare con il sindaco e con i consiglieri che lo sostengono. E’ sempre utile chiarire”. Il centrodestra della sfiducia sembra osservare, al momento, con molto distacco, anche rispetto alle scelte sugli atti finanziari che arriveranno in consiglio comunale.

I partiti d’area hanno annunciato pubblicamente l’avvio dei lavori per costruire un’alleanza ampia, estesa ai renziani di Italia Viva e ai centristi di Noi Moderati. Un’iniziativa che presuppone l’esclusione di chi, come lo stesso Sammito, si è sempre rivisto nel centrodestra ma non ha rinunciato al patto con il sindaco Lucio Greco? “Non so se si tratti di veti – conclude Sammito – quando scatterà la prossima campagna elettorale, se ci saranno delle proposte di candidatura le valuterò, ma senza troppi assilli. Per ora, penso solo a concludere al meglio l’attuale mandato e a dare maggiori certezze finanziarie all’ente e alla città. Se veramente nel centrodestra locale dovessero montare dei veti, allora penso che sarà impossibile costituire almeno la metà delle liste. Gran parte degli esponenti che oggi si definiscono di centrodestra arrivano infatti dall’esperienza a sostegno dell’amministrazione comunale. Il criterio dovrebbe valere per tutti, allo stesso modo, e non soltanto per me”.

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