“Danni per 5 mila euro!”, negozi presi di mira: in aula ancora “Golden boys”

 
0

Gela. Abitazioni private, esercizi commerciali e persino le gettoniere delle giostre di Macchitella. Ai presunti componenti della banda scoperta a conclusione del blitz “Golden boys” non sarebbe sfuggito nulla.

Negozi e abitazioni. Miravano, soprattutto, all’oro da ripiazzare anche attraverso centri di compravendita. Davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Ersilia Guzzetta e Silvia Passanisi, sono finiti in quattro, compreso il titolare di una rivendita per l’acquisto d’oro che deve rispondere di ricettazione. “I danni calcolati – ha spiegato in aula il proprietario di un negozio d’abbigliamento del centro storico – ammontavano almeno a 5 mila euro. Hanno portato via tutto, dalle camice alle giacche finendo con le scarpe”. Stesso scenario in una delle abitazioni prese di mira, con tanto di ammissione delle vittime finite nel mirino. Nel lungo elenco, comunque, sono ricompresi colpi messi a segno nella zona di Licata e in quella di Enna. Nel corso di una delle udienze del dibattimento che si celebra a carico di Roberto Asmetto, Catalin Toma, Francesco Caci e Eugenio Sollami, quest’ultimo a giudizio con l’accusa di ricettazione, ha deposto anche il custode che, per un breve periodo, si occupò di vigilare su uno dei bar di Macchitella colpiti dal gruppo scoperto dai carabinieri. “Alcuni di loro – ha spiegato – mi fecero allontanare con una scusa. Dopo qualche minuto, non trovai più le gettoniere delle giostre per i bambini. Avevano portato via pure il denaro custodito”. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Davide Limoncello, Stefania Valente, Giuseppe Smecca, Francesco e Giovanni Bellino.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here