Dopo il parto un inutile trasferimento a Palermo, Gaia non ce l’ha fatta

 
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Gela. La sua vita è stata brevissima. Il cuore di Gaia ha smesso di battere poche ore dopo essere venuta al mondo. Era da poco stata trasferita a Palermo, dove l’attendeva un’equipe medica dell’Unità intensiva neonatale (Utin) dell’ospedale Civico.

I sanitari purtroppo hanno potuto solo costatare l’avvenuto decesso della neonata. I medici dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia, diretta da Michele Palmieri, avevano diagnosticato il distacco della placenta alla madre tanto da fare allestire con urgenza la sala parto.

Il parto è avvenuto poco dopo le 21,30. Una nascita precipitosa che non ha permesso alla piccola di rimanere in vita. I sanitari hanno riscontrato immediatamente dopo la nascita problemi gravi alla neonata. Per circa 40 minuti, a seguito di un arresto cardiorespiratorio, si è cercato di rianimare la sfortunata bimba.

Contestualmente è stato sollecitato l’intervento del 118 per un trasferimento d’urgenza. A bordo di un elisoccorso, Gaia ha avuto solo il tempo di atterrare presso il nosocomio del capoluogo isolano.

Forse anche per la troppa fatica il suo piccolo cuoricino ha deciso di smettere di battere e mettere fine a ogni sofferenza. Ieri, il corpo privo di vita è rientrato in città per essere consegnato ai genitori per l’ultimo saluto, con una funzione religiosa che precederà la definitiva tumulazione.

Probabilmente non hanno avuto nemmeno l’occasione di tenerla tra le braccia, ma avrebbero onorato il brevissimo passaggio di Gaia, la loro primogenita, con il battesimo. Sono ancora increduli per il lutto che ha congelato la gioia del parto.

Secondo le prime indiscrezioni le forze dell’ordine non hanno ancora avviato indagini ma i familiari potrebbero decidere di chiedere la verifica del corretto operato dei sanitari con il sequestro delle cartelle cliniche.

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