Dopo le associazioni tocca ai bisognosi: a fine anno 200 mila euro di contributi

 
0

Gela. Dopo le associazioni, la giunta comunale e gli uffici di Palazzo di Città hanno deciso di mettere ancora mano al portafogli dando il via libera allo stanziamento di contributi destinati soprattutto agli indigenti e agli enti del cosiddetto terzo settore.

226 mila euro per “i bisognosi”. Somme notevoli che vengono giustificate con “la profonda crisi economica che si ripercuote in modo drammatico nel sistema sociale locale, determinando un maggiore diffuso stato di povertà tra le fasce deboli che si trovano improvvisamente prive di reddito”. Così, con una serie di determine firmate dai funzionari del settore servizi sociali, risalenti anche queste alla fine dello scorso anno, sono state impegnate somme superiori ai 230 mila euro. La parte del leone la fanno i “contributi per i bisognosi”. I tecnici del settore servizi sociali hanno individuato cinque diversi capitoli già inseriti nel bilancio di previsione 2014. Totale, 226.780,75 euro.

Le convenzioni e i banchi alimentari. Ma a Palazzo di Città si è deciso di agevolare la firma di vere e proprie convenzioni con parrocchie e associazioni che si occupano di sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà, soprattutto in questa fase. Con una determina del settore servizi sociali, sono stati stanziati 51 mila euro proprio per coprire eventuali convenzioni. Altri 50 mila euro, invece, andranno a finanziare chiese e gruppi impegnati nel sostegno alimentare agli indigenti. Insomma, per i banchi alimentari nuovi finanziamenti riservati, però, solo a “parrocchie e associazioni di volontariato che siano legalmente costituite da almeno due anni e che risultavano iscritte, da almeno sei mesi, nei registri generali regionali di volontariato e che, comunque, da anni svolgono una funzione di sussidiarietà rispetto all’ente locale nell’aiuto e nel sostegno a fasce deboli della cittadinanza”. Un fine d’anno, quindi, movimentato non solo per le associazioni baciate dai contributi per feste e iniziative culturali ma anche per arginare la crisi economica nella quale si muovono tanti gruppi destinati a ricevere gli stanziamenti, si presume ben referenziati.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here