Emissioni dalla raffineria, in aula gli imprenditori della Meic Services: denunciarono i fatti

 
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Gela. Sentiti in aula, davanti al giudice Tiziana Landoni, gli imprenditori che per primi denunciarono le presunte emissioni che dalla raffineria Eni di contrada Piana del Signore avrebbero

più volte raggiunto la loro attività.

Le presunte emissioni dalla fabbrica. Così, quelle vicende sono state ripercorse dai proprietari del gruppo Meic Services, titolare di una stazione di servizio a ridosso della fabbrica. In più occasioni, i dipendenti sarebbero stati colti da malore proprio dopo essere stati raggiunti da possibili emissioni. Gli imprenditori, negli scorsi mesi, hanno rinunciato alla loro costituzione di parte civile, facendo uscire dal giudizio anche la società Raffineria di Gela spa. A processo, rimangono i manager Bernardo Casa, Alfredo Barbaro e Michele Viglianisi. Intanto, il giudice Landoni ha disposto l’utilizzabilità, in giudizio, dell’esito di una serie di campionamenti effettuati durante le indagini, condotte dai militari della capitaneria di porto e dagli stessi pm della procura. Parti civili sono l’ente comunale, il Ministero dell’ambiente e la Regione oltre alle associazioni Legambiente, Amici della Terra e Aria Nuova. Sono rappresentati dagli avvocati Giovanna Zappulla, Joseph Donegani, Giuseppe Romano, Antonino Ficarra e Giuseppe Laspina. Gli imputati, invece, sono difesi dagli avvocati Gualtiero Cataldo, Piero Amara e Alessandra Geraci. In aula, si tornerà a maggio.

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