“Eni rispetti accordi 2014”, Rota (Filctem): “Argo-Cassiopea fermo per incapacità governi”

 
0
E' iniziato il congresso regionale Filctem

Gela. La città scelta dalla Filctem regionale per un congresso che confermerà l’attuale guida del segretario generale Giacomo Rota. I delegati, i sindacalisti Cgil ad ogni livello ma anche rappresentanti di gruppi industriali come Eni, hanno preso parte alla prima giornata di lavori, che proseguiranno anche domani. I lavori sono stati coordinati da Gaetano Catania, ora nella struttura della Filctem regionale e che da poco si è congedato da quella provinciale, affidata al segretario Rosario Catalano. Rota, nel suo intervento, non ha per nulla trascurato la centralità produttiva dei siti industriali siciliani e ha ricordato che in quello locale il passaggio dal ciclo tradizionale alla fase green “non è stato certo né facile né indolore ed ha infatti rappresentato l’allontanamento di decine di lavoratori”. Una transizione però necessaria ma che Eni deve garantire con gli investimenti. Per il segretario Filctem, “l’Eni resta inadempiente rispetto all’accordo del 2014 che pose fine alla vertenza, con un profondo cambiamento del ciclo produttivo con tutte le difficoltà ed i sacrifici conseguenti”, ha spiegato. Ancora una volta, soprattutto in contesti industriali come quello locale, è sempre Eni a dover concretizzare impegni che incidono sull’occupazione. Rota ha citato soprattutto il maxi progetto per il gas “Argo-Cassiopea”. “Potrebbe arrivare a fornire fino all’8 per cento del nostro fabbisogno nazionale e che invece non è operativo a causa della incapacità dei vari governi nazionali succedutisi sino ad oggi di pianificare un’efficace politica energetica che comporti anche lo sblocco delle esplorazioni tra le 10 e le 12 miglia e lo sfruttamento dei giacimenti attualmente presenti”, ha proseguito riferendosi a ciò che la politica nazionale non è ancora riuscita a fare. Dall’idrogeno alle fonti rinnovabili, per il sindacalista anche i poli industriali siciliani possono diventare un punto di riferimento nel percorso della transizione, ma sempre con forte attenzione all’occupazione e alla salvaguardia ambientale. Filctem, a breve, dovrebbe ufficializzare un coordinamento regionale Eni, “che lavorerà in diretto contatto con la segreteria regionale”.

“Eni è una partecipata pubblica che ha, pertanto, responsabilità sociale verso il nostro territorio. Il governo nazionale deve farsi garante del suo impegno in Sicilia”, ha precisato il segretario. Dall’industria green, che ha ormai in Gela un polo di riferimento, e fino ai fondi del Pnrr, per la Filctem il rilancio deve passare dal lavoro e da uno sviluppo che metta insieme ambiente e produzione. La centralità delle scelte per il futuro industriale è stata oggetto di più interventi, ad iniziare da quello di Ignazio Giudice, della segreteria regionale Cgil. Ai lavori ha preso parte il segretario confederale Rosanna Moncada, appena rieletta. E’ toccato a Fabrizio Maronta, di Limes, intervenire sul contesto geopolitico nel Mediterraneo. Domani, invece, sarà la volta del segretario generale nazionale Filctem Marco Falcinelli, che già più volte ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo che affronti la transizione energetica ma senza abbandonare gli asset già sviluppati nei poli industriali italiani.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here