Fallito per colpa dello Stato: Missuto fa ricorso al Presidente della Repubblica

 
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Gela. “Lo Stato continua a voltarmi le spalle nonostante le mie lunghe proteste. Per questa ragione, ho scelto di presentare un ricorso direttamente al presidente della repubblica”.

L’imprenditore gelese Emilio Missuto, per oltre quattro mesi, la scorsa estate, in sciopero della fame davanti al locale palazzo di giustizia, risponde così agli ulteriori ritardi che giungono dalle amministrazioni locali ancora in debito con le sue imprese.
“A causa dei mancati pagamenti dopo i lavori effettuati dalle mie aziende per conto di diverse amministrazioni comunali, da Niscemi alla Sardegna, mi sono ritrovato sul lastrico e con diversi atti di pignoramento sulle spalle. I mesi passano e non riesco a intravvedere la fine del tunnel. Adesso, chi ha sbagliato dovrà pagare. Ho già avviato l’iter per la presentazione di un ricorso amministrativo alla presidenza della repubblica e depositato tutti gli atti della mia vicenda sui tavoli della procura della repubblica di Gela”.

L’imprenditore, titolare di un importante sito produttivo in contrada Sabuci, chiederà, inoltre, il risarcimento per i danni fisici e morali subiti dall’inizio del lungo calvario.
“La protesta che ho scelto di attuare – ammette – mi ha provocato gravissimi scompensi. Sono rimasto in sciopero della fame per diversi mesi e l’intero organismo ne ha risentito. Tutto questo solo perché le amministrazioni locali per conto delle quali il mio gruppo aziendale ha svolto importanti lavori pubblici hanno deciso di non rispettare la legge e le norme previste in Italia”.

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