Federico: “Non ci sono alternative a FdI, in quella lista oppure non mi candido”

 
1
Pino Federico

Gela. Nella lista di Fratelli d’Italia oppure niente corsa per l’Ars. Sono tante le voci che si rincorrono in questi giorni, ma l’ex parlamentare regionale Pino Federico esclude alternative. “Tanti mi hanno cercato e mi cercano, questo non lo nego – dice – però, io ho scelto DiventeràBellissima che ormai fa parte di Fratelli d’Italia. La mia candidatura potrà esserci solo in quella lista. Non ci sono altre possibilità”. L’ex presidente della Provincia, che da mesi lavora per un ritorno in grande stile con una candidatura alle regionali, sembra convinto che arriverà l’ufficialità, sotto il simbolo del partito della Meloni. “Quello che è accaduto con il presidente Musumeci, per la mancata ricandidatura, non incide – dice ancora – non ho ancora l’ufficialità ma sto attendendo”. Parole che sembrano escludere piani B, come quello che avrebbe potuto portare alla Nuova Dc, il progetto politico dell’ex governatore Salvatore Cuffaro. Ci sono stati abboccamenti tra Federico e Cuffaro ma non dovrebbero esserci sorprese. E’ una fase decisamente convulsa e le liste vanno chiuse a breve, peraltro insieme a quelle per le nazionali.

Il gruppo locale di Fratelli d’Italia, non è un mistero, vorrebbe avere un riscontro dal partito, attraverso la candidatura di un esponente della compagine originaria. I posti però non ci saranno per tutti, dato che uno è già destinato al sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, tra i candidati più in vista per un seggio che porti all’Assemblea regionale. “Non ci sono altre soluzioni – ribadisce – con Fratelli d’Italia oppure non mi presento”.

1 commento

  1. ops…..chi si rivede…..(ma non dovevamo verderci più)? ti piace vincere facile vuoi un bell’appoggio tanto che ci metti tu e gli altri! sono finiti i tempi in cui eravate spavaldi tu la dx la sx i 5s ora alla fame siete! il popolo è stufo di gente come voi ridicola e mediocre, non riuscite più nemmeno a vergognarvi, ma avete una coscenza? Gela è nell’anarchia completa, il villaggio macchitella è diventato non un villaggio di lavoratori turnisti ma un villaggio turistico, baldoria, immondizia e zero senso civico, inquinamento ambientale, acustico e auto/moto che sfrecciano fino a tarda notte, musica ad alto volume, concerti improvvisati, basta non se può più

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here